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Difesa

Germania, svolta storica sulla Difesa: Merz vuole l’esercito più forte d’Europa con il 5% del PIL. Rischi e sfide di un riarmo senza precedenti

Germania svolta storica: Merz alza spesa difesa al 5% PIL per esercito forte Europa. Supera passato, ma quali i rischi

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La Germania si appresta a compiere una svolta epocale nella sua politica di difesa, puntando a diventare la principale potenza militare convenzionale in Europa, superando Regno Unito, Polonia e Francia.

Il Cancelliere Friedrich Merz ha annunciato un ambizioso piano che prevede una spesa militare pari al 5% del PIL annuo.

Spese militari comparate. Fonte Telegraph

Questa decisione segna un netto distacco dalla tradizionale riluttanza tedesca al riarmo, radicata nel passato nazista del Paese. Per decenni, la Bundeswehr (le forze armate tedesche) ha sofferto di sottofinanziamenti e attrezzature inadeguate, arrivando persino, in un’occasione citata, a dover usare manici di scopa in un’esercitazione NATO.

L’Obiettivo: Esercito “Più Forte d’Europa” e Spesa al 5%

Nel suo primo importante discorso al parlamento tedesco, il Cancelliere Merz ha dichiarato: “Dobbiamo rendere disponibili tutti i mezzi di cui la Bundeswehr ha bisogno affinché possa diventare l’esercito convenzionale più forte d’Europa”.

La mossa più significativa è l’impegno a raggiungere una spesa militare del 5% del PIL, un obiettivo raddoppiato rispetto al 2,5% a cui punta il Regno Unito entro il 2027 o il 2% che è l’obiettivo dell’Italia. Questa cifra risponde esplicitamente alla richiesta avanzata dal Presidente USA Donald Trump ai membri della NATO. Secondo i dati SIPRI relativi al 2024, la Germania si attestava all’1,89% del PIL, molto al di sotto di Paesi come Polonia (4,15%) ed Estonia (3,37%), e anche del Regno Unito (2,28%).

Con il 5% la Germania diventerebbe il maggior speditore europeo NATO

L’obiettivo del 5% la proietterebbe nettamente al primo posto tra i membri europei dell’Alleanza Atlantica.
Il piano di Merz, che segue un fondo speciale di 100 miliardi di euro già istituito dal suo predecessore Olaf Scholz, prevede l’eliminazione dei rigidi limiti di bilancio per il settore della difesa e sta valutando un ritorno alla coscrizione obbligatoria, abbandonata nel 2011.

Il più moderno carro tedesco, il Leopard 2A8, incluso nel programma

Confronto con le Forze Attuali e le Sfide Future

Attualmente, la Germania dispone di circa 180.000 soldati regolari, più dei 135.000 britannici, ma meno dei circa 200.000 di Francia e Polonia. Considerando le riserve, la Bundeswehr rivendica quasi un milione di soldati. Sul fronte dei mezzi, la Germania conta 296 carri armati (più dei 213 britannici, di cui meno di 150 operativi, e dei 215 francesi, ma meno dei 614 polacchi).
Tuttavia, il riarmo massiccio richiederebbe decine di migliaia di nuove reclute, un aumento della produzione di missili a lungo raggio Taurus, carri armati Leopard 2 e missili IRIS-T, oltre alla ricostruzione di caserme fatiscenti e al miglioramento della rete di trasporti.

Il Regno Unito, pur con una spesa percentuale minore al 2024 e meno soldati regolari, mantiene un vantaggio significativo per quanto riguarda le navi da guerra (52 contro 30-40 tedesche) e i sottomarini (nove contro sei tedeschi), oltre a possedere un proprio deterrente nucleare (circa 60 testate), di cui la Germania è priva (pur ospitando armi nucleari USA di cui non ha il controllo). Esperti ritengono inoltre che l’esercito britannico goda ancora di un livello superiore di esperienza di combattimento e qualità dell’addestramento.

Il Puma, IFV tedesco

Superare le Ritrosie del Passato: un Rischio Psicologico?

La spinta al riarmo tedesco, accelerata dall’invasione russa dell’Ucraina, proietterà la Germania in una posizione di leadership militare in Europa. Il Paese ha già assunto un ruolo più assertivo, prendendo il comando di una nuova missione NATO per proteggere il Mar Baltico e i suoi cavi sottomarini.

Tuttavia, un piano di riarmo così massiccio solleva interrogativi, non solo logistici ma anche psicologici. Figure come l’ex Presidente tedesco Joachim Gauck hanno espresso preoccupazione per una “debolezza mentale” del Paese, ritenuto forse non ancora pronto ad affrontare le sfide della guerra dopo decenni di pace e prosperità. “Ciò che mi preoccupa non è solo una debolezza militare, ma una mentale, il fatto che non siamo sufficientemente preparati – non solo tecnicamente, ma in termini di emozione, moralità e politica. Abbiamo bisogno di una nuova serietà”, ha affermato Gauck.

La Germania si avvia quindi verso un ruolo militare molto più assertivo in Europa, una trasformazione con profonde implicazioni per gli equilibri continentali, che richiederà non solo ingenti investimenti materiali ma anche un cambiamento culturale profondo e la capacità di superare le ombre del passato. O di non riproporle.

 


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