Economia
Germania: Intel rinvia di almeno due anni la realizzazione della propria fabbrica a Magdeburgo. Il piano tecnologico tedesco va a rotoli
Intel rinvia il proprio investimento in Germania, nonostante i contributi. Anche NorthVolt ha cancellato l’espansione, e TSMC ha si iniziato a costruire, ma è in ritardo ovunque. I programmi industriali della maggioranza Semaforo di Scholz stanno andando a rotoli
La società di chip Intel, in difficoltà finanziaria, ha rinviato di almeno due anni la costruzione di una nuova fabbrica a Magdeburgo, la cui realizzazione doveva essere sovvenzionata con 10 miliardi di euro da parte del governo tedesco e doveva essere il cuore tecnologico della strategia high tech e digitale tedesca.
Uno dei compiti centrali che la coalizione del semaforo voleva realizzare era ridurre la dipendenza dalle importazioni dall’Asia nei settori chiave, soprattutto quello dalla Cina per l’high tech e i microchip. Ora questa strategia è saltata o è seccamente rinviata.
In generale, tutta la politica di attrazione dei grandi investimenti tecnologici con ricchi sussidi sta saltando: Northvolt riceve 700 milioni di euro dai contribuenti tedeschi per costruire una fabbrica di batterie nello Schleswig-Holstein, ma poi rinvia tutto per la crisi del settore; TSMC riceve otto miliardi per una fabbrica di chip vicino a Dresda ed effettivamente inizia la costruzione lo scorso 20 agosto, ma se le cose vanno come in Ariziona, dove l’inizio della produzione ha un ritardo di almeno quattro anni rispetto a quanto previsto e, se va bene, iniziarà nel 2025, ci sarà da aspettare un po’ prima di vedere i primi microchip della Silicon valley tedesca
Tutto questo è un disastro per i semafori. Soprattutto il cancelliere Olaf Scholz e il ministro dell’economia Robert Habeck (Verdi) hanno sostenuto la fabbrica Intel e sostenuto grandi sussidi. ora, dopo un duro dibattito, non si sa cosa accadrà di tutto questo denaro che, per le normative tedesche molto stringenti sul debito, proviene direttamente dalle tasche dei cittadini. Il Governo ha assorbito le risorse, ma ora dove le può immettere, con il fallimento del settore tecnologico tedesco?
Buchi di bilancio da tappare
“Tutti i fondi non necessari per Intel devono essere accantonati nel bilancio federale per ridurre le questioni finanziarie aperte”, ha scritto il ministro delle finanze Christian Lindner, che, almento lui, è contento per il fallimento di questi progetti, visto i buchi che deve affrontare.
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C’è un gap di dodici miliardi di euro nel progetto di bilancio per il 2025 , che il governo non sa ancora esattamente come verrà colmato. Il semaforo si basa sul fatto che i fondi in uscita siano inferiori a quelli effettivamente pianificati aiuterà a sanare il bilancio, ma saranno molto meno soddisfatti i cittadini, sia quelli che pagano le tasse, sia quelli che si aspettavano di trovare lavoro nelle nuove fabbriche tecnologiche.
Il verde Habeck vorrebbe invece utilizzare questi fondi in modo diverso e finanziare il fondo KTF, quello destinato alla transizione climatica, e che è un punto centrale delle strategie dei Verdi tedeschi.
Secondo una sentenza della Corte Costituzionale dello scorso anno, lì sono stati tagliati 60 miliardi di euro. Da allora la coalizione a semaforo composta da SPD, Verdi e FDP si batte ancora più duramente per il denaro, ma questi soldi sinora si sono rivelati più un problema che un vantaggio, generando delle energie instabili che mandano a zero il prezzo dell’energia in Germania, ma non sono in grado di fornire una stabilità di fornitura. E poi una pala eolica o un pannello solare fatti in Cina non sono una fabbrica di chip in Germania.
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