Seguici su

Attualità

Germania e EU partono coi razionamenti del gas a seguito del taglio del gas russo

Pubblicato

il

 

L’importatore tedesco di gas Uniper ha dichiarato che il Paese non esclude di intraprendere prima o poi un razionamento del gas in seguito alla decisione della Russia di interrompere a tempo indeterminato i flussi di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1.

Uniper, il più grande importatore tedesco di gas russo, ha dichiarato che sta anche valutando la possibilità di intraprendere un’azione legale contro Gazprom per compensare i suoi azionisti per il calo del 90% del valore di mercato della società a seguito del forte calo delle forniture di gas russo da giugno.

“Non possiamo escludere che la Germania possa prendere in considerazione il razionamento del gas. Sappiamo che il governo vuole evitarlo il più possibile perché sarebbe un disastro per tanti motivi”, ha dichiarato a Reuters l’amministratore delegato Klaus-Dieter Maubach.

Lunedì i prezzi del gas in Europa hanno subito un’impennata del 26% dopo che la Russia ha interrotto il pompaggio attraverso Nord Stream 1, una delle principali vie di approvvigionamento del continente.

Venerdì scorso, Gazprom ha chiuso Nord Stream a tempo indeterminato dopo aver dichiarato di aver riscontrato una perdita di petrolio in una turbina vitale del gasdotto, dando la colpa alle sanzioni occidentali e giurando di mantenere il gasdotto offline fino alla revoca delle sanzioni. Questo annuncio fa seguito a quello del G7, che ha annunciato un accordo per l’applicazione di un tetto al prezzo del petrolio russo entro dicembre, e Mosca ha risposto minacciando di non vendere più petrolio a tutti i Paesi che sostengono il tetto ai prezzi.

Ma non è solo la più grande economia europea che potrebbe essere costretta a ricorrere a misure estreme per preservare le proprie scorte di gas, soprattutto durante l’imminente stagione invernale. Il resto del continente potrebbe essere costretto a seguire l’esempio se la stagione si rivelasse più rigida del previsto.

Il razionamento del gas avrà un prezzo pesante: la parziale interruzione delle forniture di gas sta già influenzando lo slancio della crescita europea, oscurando le prospettive dell’Eurozona.

Si prevede infatti che il PIL dell’economia dell’Eurozona crescerà del 2,4% nel 2022, per poi rallentare all’1,3% nel 2023, ma questa è pura teoria. Come si potrà crescere senza gas?. Ad esempio il più grande produttore chimico del mondo, BASF, ha dichiarato che sta monitorando attentamente i mercati del gas naturale e che, se necessario, potrebbe ridurre la produzione. Però se riduce la produzione come fa a crescere il PIL? Mistero tedesco ed europeo…

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito