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Germania: Crollo ordini industriali. Il risparmio energetico è più facile

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La via del risparmio energetico sembra essere più facile per la Germania, dato che gli ordini per il settore manifatturiero sono in calo ormai da mesi e con un ritmo dalla rapidità inattesa.

Gli ordini di fabbrica in Germania sono scesi dell’1,1% mese su mese nel luglio del 2022, dopo un calo dello 0,3% rivisto al ribasso nel mese precedente e peggio delle previsioni del mercato di un calo dello 0,5%. Si è trattato del sesto mese consecutivo di calo degli ordini manifatturieri, in un contesto di inflazione persistentemente elevata e di problemi alla catena di approvvigionamento. Gli ordini interni sono scesi del 4,5% e quelli dell’area euro del 6,4% segno della profondità della crisi europea. Nel frattempo, gli ordini esteri totali sono aumentati dell’1,3%, trainati da quelli provenienti da Paesi al di fuori dell’Area Euro (6,5%). Gli ordini sono diminuiti per i beni strumentali (-0,2%) ma sono aumentati per i beni intermedi (1,5%). Nel frattempo, i beni di consumo sono crollati del 16,9%, soprattutto a causa del calo della produzione di prodotti farmaceutici.

ecco il relativo grafico

Quindi:

  • l’area Euro è in profondissima crisi, non investe e non compra più nulla;
  • i consumi vanno a picco;
  • tira un po’ l’export extra UE, a segnalare che non tutto il mondo è messo male come la UE, ma, anzi, continua a consumare;
  • sarebbe interessante approfondire il crollo dei farmaceutici, se è per una riduzione della chimica fine o la fine della sindrome del Covid.

Comunque è evidente che l’industria tedesca e il modello economico collegato non tirano più e che l’euro è un’ancora che porta tutti a fondo.

 


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