Economia
General Motors: 4 miliardi per i motori a combustione interna, frenata sull’elettrico
General Motors punta 4 miliardi su SUV e pickup a combustione, rallentando sull’elettrico. Una svolta rispetto all’obiettivo 100% EV entro il 2035. Ora si seguono le preferenze dei consumatori, non l’ideologia climatica

General Motors (GM) ha annunciato un investimento di 4 miliardi di dollari per potenziare la capacità produttiva di veicoli con motore a combustione interna (ICE) negli Stati Uniti, segnalando un raffreddamento dell’interesse per le auto elettriche.
L’investimento, spalmato su due anni, consentirà a GM di assemblare oltre 2 milioni di veicoli all’anno, rispondendo alla “forte domanda” di SUV full-size e pickup leggeri, come dichiarato dall’azienda. il emrcato USA quindi è ancora molto interessato ai motori a combustione interna, spezzando il mercato USA da quello europeo che, invece, cerca di incentivare ancora i veicoli elettrici.
Questa mossa segna una deviazione dai piani di GM di diventare un produttore esclusivamente di veicoli elettrici (EV) entro il 2035. Nel 2023, la CEO Mary Barra aveva ribadito l’obiettivo di vendere solo EV leggeri entro quella data, pur sottolineando la necessità di adattarsi alle preferenze dei clienti. Commentando l’espansione produttiva, Barra ha dichiarato: “Il futuro della mobilità sarà guidato dall’innovazione e dalla capacità manifatturiera americana. Questo investimento dimostra il nostro impegno a produrre veicoli negli USA, sostenere l’occupazione e offrire ai clienti un’ampia gamma di veicoli che amano.”
Nonostante l’impegno per l’elettrificazione, GM ha registrato perdite significative sugli EV, con un rosso previsto di 5 miliardi di dollari nel 2024, dopo i 3,7 miliardi nei primi nove mesi dell’anno. Sebbene a gennaio GM abbia annunciato che le vendite di EV sono diventate “profittevoli a livello variabile”, questo non sembra sufficiente per ridurre la produzione di veicoli ICE, che continuano a garantire margini più solidi.
L’incentivo governativo dell’amministrazione Biden per EV e case automobilistiche non ha compensato le difficoltà finanziarie, spingendo GM a riconsiderare le priorità. La decisione riflette una strategia pragmatica: soddisfare la domanda attuale di veicoli tradizionali, mantenendo flessibilità per il futuro.
Questo cambiamento potrebbe influenzare il settore automobilistico globale, con implicazioni per la transizione ecologica e la competizione con i produttori cinesi, leader nell’elettrico. Inoltre le pressioni di GM, e degli USA, sull’Unione Europea per allentare i requisiti per la transizione energetica si accentueranno.
L’investimento di GM evidenzia le sfide della transizione verso l’elettrico in un mercato ancora legato ai combustibili fossili, ponendo interrogativi sulla fattibilità degli obiettivi climatici senza un’adeguata redditività.
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