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Gazprom: ZERO invii di gas ad aprile attraverso Yamal. Mi sa che le sanzioni energetiche le impone la Russia

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Questa settimana i paesi occidentali si riuniranno per decidere su eventuali ulteriori sanzioni energetiche a carico della Russia, che coinvolgerebbero anche petrolio e gas. Intanto, però , Mosca inizia a lavorare sul tema per conto suo.  Se le esportazioni di Gazprom sono rimbalzate a marzo dai livelli estremamente  bassi visti all’inizio di quest’anno, non ci sono certezze sui flussi del mese prossimo, aprile. Infatti Gazpom non ha prenotato nessuno spazio nel gasdotto Yamal, quello che collega direttamente Russia e Germania passando per la Bielorussia, mentre non sembrano incrementate le quantità spedite tramite i gasdotti ucraini, che giungono in Slovacchia e che sono, comunque estremamente rischiosi.  Intanto il gas rimane a quantitativi pericolosamente bassi. 

Appare ovvio che la Russia ha deciso di anticipare, a modo suo, le sanzioni energetiche della UE annunciando un taglio nelle forniture. Una riduzione, attenzione, NON un azzeramento, anche perché in Russia la matematica la conoscono bene e sanno che zero quantità per un prezzo anche elevatissimo comunque dà come prodotto zero. quindi per Mosca la soluzione migliore è una quantità limitata e un prezzo altissimo. Intanto Gazprom che azzera gli invii tramite Yamal sono un discreto senale per la ministro degli esteri tedesco Baerbeck e il suo desiderio di tagliare la dipendenza energetica da Mosca mandando, nel frattempo, più armi a Kiev. Un gentile segnale di quanto l’economia europea in generale, e germanica in particolare, dipendano dalle forniture russe, e questo come frutto di una scelta di Berlino, non di Mosca….

 

 


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