Seguici su

Attualità

Gas Naturale: Chevron devia il flusso israeliano verso nord, escludendo Ashkelon

Pubblicato

il

La Chevron ha deviato il flusso di un gasdotto al largo di Israele che trasporta il gas in Egitto dopo che il governo israeliano ha ordinato alla compagnia di chiudere la sua piattaforma nel giacimento di Tamar.

Ora il flusso passerebbe attraverso la Giordania prima di raggiungere l’Egitto, ha riferito Bloomberg. Reuters ha aggiunto che il gasdotto di 90 chilometri è il collegamento principale tra il giacimento di gas Leviathan e l’Egitto. Si trova a 10 km dalla città israeliana meridionale di Ashkelon, che è stata uno degli obiettivi dell’attacco di Hamas iniziato sabato.
L’ordine è arrivato all’inizio di questa settimana ed è stato emesso per motivi di precauzione di sicurezza nel contesto dei continui combattimenti tra le forze di difesa israeliane e Hamas. Anche la deviazione dei flussi di gas è una conseguenza di tale ordinanza.

Il gas non transita più tramite Ashkelon, ma attraverso Dor, per poi andare verso l’Egitto prendendo la strada lunga della Giordania prima e di Eilat-Taba dopo

“A seguito dell’ordine del Ministero dell’Energia di chiudere la produzione presso la piattaforma di produzione Tamar e della situazione di sicurezza nel sud di Israele, tutte le esportazioni verso l’Egitto sono state dirottate attraverso il gasdotto FAJR”, ha affermato Chevron in una nota.

La multinazionale divenne l’operatore dei giacimenti di gas Tamar e Leviathan quando acquisì il loro operatore originale, Noble Energy. Tamar ha riserve stimate in circa 11 trilioni di piedi cubi di gas e Leviathan ne ha il doppio, secondo le stime citate da Energy Intelligence.

Aveva piani per espandere le sue operazioni nel Mediterraneo orientale anche a Cipro e in Egitto, ma il divampare della violenza tra Israele e Palestina avrebbe potuto interferire con questi piani, che erano basati sul presupposto di una relativa pace nella regione.
Ora si teme che il conflitto si espanda a livello regionale, il che influenzerebbe lo sviluppo dell’industria del gas naturale in quella parte del mondo. Questa sarebbe una brutta notizia per l’Europa, che aveva considerato il Mediterraneo orientale come una potenziale fonte di gas naturale per sostituire il gas russo.

Il conflitto inoltre blocca la possibilità di utilizzare le risorse di gas naturale che si trovano davanti a Gaza e di cui avrebbe avuto beneficio proprio la comunità palestinese.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento