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GAS CIPRIOTA: LA EU MINACCIA SANZIONI AD ANKARA… ED ANKARA SE NE INFISCHAI

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Tanto tuonò che piovve, o almeno piovigginò. Il problema è quello del gas nell’Area di Interesse Economico della Repubblica di Cipro, membro della UE, e delle pretese turche su quelle aree.

Ricapitoliamo: fra Cipro, Israele e l’Egitto vengono trovati grossi giacimenti di gas naturale. I tre paesi si accordano per definire le Zone Economiche Esclusive (ZEE) e quindi fornire le concessioni alle società petrolifere, ma Cipro ha un problema extra. La zona nord, la cosiddetta “Cipro Turca”, è uno stato non riconosciuto internazionalmente e protetto da Ankara che, a nome di quest’area, pretende lo sfruttamento di una fetta di questi grossi giacimenti.

Ankara avanza pretese sulle zone 4, 5 e 7, e non lo fa solo con i mezzi diplomatici, ma anche con quelli militari e con le operazioni effettive. Prima ha fatto respingere dalla sua marina una nave di esplorazione SAIPEM nel 2018, quindi ha svolto esercitazioni militari in quelle zone, e poi ha provveduto ad inviare le proprie navi di esplorazione mineraria.

Più di una provocazione, siamo all’invasione diretta delle acque, e degli interessi, altrui ed alla fine la UE ha dovuto interessarsi di uno stato membro: era impossibile per la Germania fare ancora finta di nulla, nonostante la Merkel sia stata sempre piuttosto filoturca. Le mosse europee sono state blande: congelamento delle trattative per far entrare la Turchia nell’area aerea unica, riconsiderazione degli interventi della BEI; la Banca Europea degli Investimenti, in Turchia, oltre al congelamento di 140 milioni di fondi di finanziamento. Ah poi l’europa ha protestato…

Secondo voi la Turchia è apparsa preoccupata? Assolutamente NO; anzi….

Il ministro degli esteri Mevlüt Çavuşoğlu ha affermato che “Non bisogna prendere le iniziative della UE seriamente” e che “Se proseguiranno aumenteremo la nostra attività di trivellazione”. Per la serie: La UE non conta nulla e ce ne infischiamo. Anzi ha annunciato che invierà , quanto prima, una quarta nave da esplorazione nell’area. Del resto la mossa era facilmente prevedibile visto quello che era successo con il caso dei missili S400 eTrump.

Ankara punta sul fatto che la UE sia divisa e completamente incapace di intessere una reazione seria e quasi certamente ha ragione. Nè i tedeschi nèp i francesi hanno nessun interesse nell’appoggiare la Grecia e Cipro in questa contesa. Considerano queste aree delle province secondarie e di nessuna importanza. Solo l’Italia potrebbe prendere decisamente le parti dei nostri vicini, ma questo richiederebbe un ministro degli esteri deciso , quindi non Moavero, ed uno della difesa capace.  Come è successo per millenni Grecia e le isole di cultura greca saranno sole ad affrontare gli avversari orientali. Il resto è fuffa.

 


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