Frontiere della medicina : curare le malattie da batteri con i virus

La lotta contro i superbatteri resistenti agli antibiotici è la sfida medica del presente e del prossimo futuro, e un’arma segreta può essere la tattica “Chiodo scaccia chiodo”. Steven Theriault, uno scienziato di Winnipeg, ritiene di avere la chiave per risolvere il problema: i batteriofagi, virus che colpiscono e distruggono i batteri. Tuttavia, nonostante il potenziale per salvare vite umane e trasformare l’agricoltura, Theriault si trova di fronte a un ostacolo scoraggiante: il severo sistema normativo del Canada.

Ex paramedico diventato dottore di ricerca in genetica molecolare e virologia, Theriault ha fondato Cytophage, con l’obiettivo di sfruttare i virus batteriofagi per combattere la resistenza agli antibiotici. La sua ricerca innovativa ruota attorno alla manipolazione e all’ingegnerizzazione di questi virus, consentendo loro di colpire uno spettro di batteri. Il potenziale di questa scoperta non è solo rivoluzionario: è potenzialmente salvavita.

“I virus batteriofagi non possono nuocere agli esseri umani o agli animali; sono specifici per l’attacco ai batteri”, spiega Theriault, contrastando le preoccupazioni sulla loro sicurezza. Egli sottolinea il loro potenziale per affrontare una crisi sanitaria globale evidenziata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: la resistenza agli antibiotici, responsabile di quasi cinque milioni di morti all’anno.

La ricerca di Theriault non si limita alla salute umana. Si è esteso all’agricoltura, sviluppando FarmPhage, un cocktail di batteriofagi che si è dimostrato molto efficace nei test come farmaci add uso veterinario. Nei polli infettati dall’E. coli, il tasso di sopravvivenza è salito al 92%, in netto contrasto con il tasso di sopravvivenza dell’8% dei volatili non trattati. Inoltre, i polli trattati in Bangladesh hanno mostrato una crescita migliore, necessitando di meno cibo e raggiungendo più rapidamente la maturità.

Tuttavia, il viaggio di Theriault verso l’implementazione di questa soluzione innovativa deve affrontare un ostacolo formidabile: il severo sistema normativo del Canada. Sebbene i trattamenti basati sui batteriofagi di Theriault siano promettenti, le normative attuali, studiate per farmaci chimici e di sintesi, gli rendono la sperimentazione complessa.

Ostacoli normativi che impediscono l’approvazione

Uno degli ostacoli normativi è rappresentato dalla richiesta di Health Canada di effettuare prove sul campo che richiedano l’abbattimento degli animali trattati, una pratica a cui Theriault e i suoi sostenitori si oppongono  per motivi etici. La loro argomentazione si basa sulla sicurezza e sulla mancanza di residui che questi batteriofagi lasciano nei prodotti a base di carne, sfidando il concetto convenzionale della loro classificazione come farmaci tradizionali.

Se queste sono le difficoltà nell’approvazione dei farmaci a uso venterinario, non per l’uomo, possiamo capire quanto sia difficile la sperimentazione a uso medico. Nello stesso tempo l’uso dei virus batteriofaghi sarebbe in grado di far precipitare l’uso degli antibiotici negli allevamenti, facendo calare i loro residui nell’ambiente e quindi sia nella carne sia, ad esempio, nei terreni e nelle acque refue degli allevamenti, riducendo anche l’antibiotico resistenza indotta indirettamente nell’uomo.

Nel frattempo, i produttori canadesi osservano con attenzione questi sviluppi, riconoscendo potenziali opportunità una volta che la tecnologia avrà ottenuto l’approvazione normativa. Wayne Hiltz della Manitoba Chicken Producers vede delle promesse, ma sottolinea che la barriera normativa è un ostacolo significativo al progresso.

La soluzione di Theriault prevede la liofilizzazione di FarmPhage, che garantisce una maggiore durata di conservazione e facilita la distribuzione nelle regioni prive di impianti di refrigerazione. L’obiettivo è quello di trattare milioni di polli al mese in Bangladesh, una mossa in grado di salvare vite umane e migliorare la sicurezza alimentare.

Tuttavia, nonostante l’urgente necessità di combattere la crisi globale della resistenza agli antibiotici, Theriault rimane intrappolato dai vincoli normativi. La sua speranza si basa su un cambiamento di paradigma che permetta a soluzioni innovative come i batteriofagi di combattere rapidamente i superbatteri che minacciano la salute umana e l’agricoltura.