Energia
Record solare in Francia: prezzi elettricità negativi, ma la rete rischia la crisi
La Francia raggiunge un nuovo record di produzione solare, spingendo i prezzi dell’elettricità in negativo. Scopri come l’intermittenza delle rinnovabili sfida la stabilità della rete e le soluzioni future.

Questa settimana la produzione di energia solare in Francia ha raggiunto un nuovo record, facendo scendere i prezzi dell’elettricità intraday in territorio negativo per diverse ore, un chiaro promemoria della volatilità creata dalle rapide oscillazioni della produzione di energia rinnovabile.
Giovedì alle 14:00, secondo l‘operatore di rete RTE, la produzione solare francese ha raggiunto i 19,5 gigawatt, soddisfacendo quasi il 40% della domanda nazionale. Questo dato ha superato il picco previsto da Bloomberg di 18 GW e ha contribuito a un eccesso di elettricità a mezzogiorno che ha spinto i prezzi fino a -11 euro per megawattora, secondo i dati di Epex Spot SE.
Non più tardi di aprile, RTE ha lanciato un avvertimento ai fornitori di energia e ai trader che ignoravano le regole e creavano scompiglio aggravando l’eccesso di energia. Ed eccoci di nuovo qui.
Sebbene l’energia solare sia abbondante durante i pomeriggi soleggiati come questo, la sua natura intermittente crea complicazioni per le reti elettriche. Quando la produzione solare supera le aspettative, come è successo in questo caso, può sopraffare la domanda, facendo scendere i prezzi, ma anche mettendo a rischio la stabilità della rete. Al contrario, quando arrivano le nuvole o cala la notte, gli operatori della rete devono aumentare rapidamente le fonti dispacciabili, spesso a costi più elevati.
Questi flussi e riflussi nella produzione evidenziano una sfida fondamentale per i sistemi energetici in transizione verso quote più elevate di energie rinnovabili: gestire la volatilità dei prezzi e mantenere la stabilità della rete in tempo reale.
I prezzi negativi, sebbene meno frequenti ora rispetto all’eccesso di offerta primaverile, si verificano ancora in tutta Europa. Nel caso della Francia, giovedì i prezzi dell’energia elettrica sono scesi sotto lo zero tra le 11:00 e le 15:00. Questi eventi evidenziano la crescente necessità di risorse flessibili come lo stoccaggio in batterie, la risposta della domanda o la generazione convenzionale a rapida accelerazione per attenuare gli squilibri.
La Francia, come gran parte dell’Europa, sta investendo molto nelle energie rinnovabili. Tuttavia, con l’aumentare della penetrazione, aumenta anche il rischio di oscillazioni di prezzo destabilizzanti, soprattutto nei giorni in cui l’energia solare supera notevolmente le previsioni. Fino a quando non saranno disponibili soluzioni di stoccaggio su larga scala e di carico flessibile, episodi come questo continueranno a caratterizzare il mercato.
L’energia solare è economica e sempre più abbondante, ma gestirne i picchi e i cali sta diventando un lavoro a tempo pieno per gli operatori di rete.
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