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Fitch: gli alti prezzi dei gas metteranno pressione sui costi delle aziende europee, ed il problema non finirà presto

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I prezzi record del gas naturale stanno mettendo sotto pressione le catene di approvvigionamento di molti settori aziendali europei, compresi i fornitori di energia non integrati, i produttori di fertilizzanti e le società di beni di consumo, ha affermato Fitch Ratings mercoledì. Una pressione che sta facendo esplodere i costi alla produzione in molti paesi, Germania in testa, che, al contrario della Francia, si trova caricati pesanti costi di transizione ecologica:

Le società più piccole in questi settori sono le più sotto pressione, mentre gli emittenti più grandi e diversificati sono meglio posizionati per mitigare l’impatto, ha osservato l‘agenzia di rating.

I prezzi del gas potrebbero rimanere alti fino alla fine della stagione di riscaldamento invernale, dati i bassi livelli di gas naturale negli impianti di stoccaggio europei, ha affermato Fitch, aggiungendo che si aspetta che i prezzi diminuiscano una volta che la domanda stagionale si riduce. Nello stesso tempo è evidente il peso di Gazprom, i cui tagli delle forniture stanno mettendo in difficoltà le attività di stoccaggio in UE.

La IAE ha chiesto a questo punto alla Russia d’inviare più gas in Europa, ma questo è solo un invito, non può essere un ordine . Possiamo sperare in due cose per alleviare l’attuale crisi del gas naturale.

  • che Gazprom abbia ridotto gli Invii solo per far pressione sull’omologazione di Nord Stream 2, e che una volta risolta la questione il gas affluisca in massa;
  • che la stagione autunnale ed invernale sia particolarmente mite, tenendo la domanda a livelli bassi.

Insomma per quest’inverno possiamo solo pregare. Un governo serio penserebbe al prossimo, ma siamo in Europa. La razionalità è un optional.

 


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