Difesa
U212 NFS: il sottomarino ‘invisibile’ Made in Italy alla conquista dei mari del mondo
Scopri l’U212 NFS, il sottomarino di Fincantieri per la Marina Militare. Una piattaforma all’avanguardia che, grazie a tecnologie uniche e al supporto del sistema Italia, è ora in pole position per il programma ‘Orka’ della Polonia.

La piattaforma U212 NFS (Near Future Submarine) di Fincantieri, sottomarino di ultima generazione progettato per la Marina Militare Italiana, si sta affermando come protagonista nelle campagne di esportazione internazionali, con il programma polacco “Orka” in pole position per un possibile accordo, come riportato da Navalnews che riporta le dichiarazioni dell’AD.
Questo gioiello tecnologico, frutto dell’innovazione industriale italiana, combina avanzamenti tecnici di punta e un robusto ecosistema nazionale, posizionando l’Italia tra i leader mondiali nella costruzione di sottomarini.
Un sottomarino all’avanguardia, made in Italy
L’U212 NFS, evoluzione della collaudata piattaforma U212A già in servizio con le marine italiana e tedesca, è un concentrato di tecnologia avanzata. Dotato di un sistema di propulsione indipendente dall’aria (AIP) e innovative batterie agli ioni di litio prodotte in Italia da aziende come FIB_FAAM e la joint venture P4F (Fincantieri-Faist Electronics), questo sottomarino garantisce prestazioni superiori in termini di autonomia e silenziosità.
Fincantieri, in qualità di prime contractor e autorità di progettazione, guida un team industriale di eccellenza che include Leonardo (per il sistema di gestione del combattimento e altre apparecchiature), ELT Group, Avio Aero e altre realtà italiane. Il programma, gestito da OCCAR, prevede la consegna di quattro sottomarini alla Marina Italiana entro il 2032, con il primo atteso per il 2029, per un valore totale di circa 2,7 miliardi di euro. Il pacchetto include anche supporto logistico e un nuovo centro di addestramento.
La Polonia come trampolino di lancio
Il programma polacco “Orka”, che prevede l’acquisizione di due o tre sottomarini avanzati, rappresenta una priorità strategica per Varsavia, la cui Marina dispone attualmente di un solo sottomarino obsoleto della classe Kilo. L’offerta italiana, presentata ufficialmente nel febbraio 2025 presso il cantiere Fincantieri di Muggiano, si distingue per la sua completezza. Durante la visita, la delegazione polacca, guidata dal Segretario di Stato alla Difesa Paweł Bejda, ha potuto osservare da vicino la linea di produzione dell’U212 NFS, con tre scafi già in costruzione.
L’offerta italiana si basa su un approccio Government-to-Government (G2G) e include:
- Soluzione ponte: il trasferimento entro un anno di un sottomarino in servizio dalla Marina Italiana (potenzialmente un U212A o una classe Sauro modernizzata) per rispondere rapidamente alle esigenze operative polacche.
- Sottomarini U212 NFS: nuove unità costruite su misura, con possibilità di assegnare alla Polonia uno degli scafi in produzione per l’Italia.
- Pacchetto completo: formazione, supporto logistico, manutenzione e coinvolgimento dell’industria polacca per creare una base di manutenzione locale.
- Armamenti avanzati: come il siluro pesante Black Shark Advanced di WASS (Gruppo Fincantieri) e missili a lungo raggio, richiesti dalla Marina Italiana.
La proposta è stata apprezzata per la modernità e l’interoperabilità con i sistemi NATO, rafforzando la cooperazione tra Italia e Polonia nel contesto della difesa europea.
Un sistema industriale italiano di eccellenza
Dietro l’U212 NFS c’è un ecosistema industriale italiano di prim’ordine, che integra competenze di altissimo livello:
- Fincantieri: leader nella progettazione e costruzione navale, con un nuovo hub sottomarino dedicato.
- Leonardo: fornisce sistemi di combattimento e tecnologie avanzate.
- FIB_FAAM e P4F: sviluppano batterie agli ioni di litio all’avanguardia.
- DRASS e M23: offrono soluzioni per forze speciali, come veicoli subacquei per nuotatori.
- Cabi Cattaneo: contribuisce con componentistica specializzata.
Questo modello collaborativo non solo garantisce la qualità del prodotto, ma rafforza la filiera nazionale, creando opportunità di export e cooperazione internazionale.
Prospettive globali
Secondo l’AD di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, l’U212 NFS è al centro di campagne promozionali in Polonia, Grecia, Indonesia, Filippine (in partnership con la tedesca TKMS) e potenzialmente in Medio Oriente. Il primo successo internazionale potrebbe arrivare già nel 2026, consolidando il ruolo di Fincantieri tra i pochi cantieri al mondo capaci di costruire sottomarini di nuova generazione.
La Polonia, con il programma “Orka”, potrebbe essere il punto di partenza per una nuova era di esportazioni, supportata dalla crescente partecipazione di Varsavia ai programmi OCCAR, come il progetto HYDEF per la difesa missilistica europea.
Un’opportunità strategica
L’U212 NFS non è solo un sottomarino: è una vetrina dell’innovazione italiana, capace di combinare tecnologia, interoperabilità e cooperazione industriale. Con il programma polacco come possibile apripista, l’Italia si candida a diventare un punto di riferimento globale nella tecnologia subacquea, rafforzando al contempo i legami strategici con i partner europei e NATO.
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