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Fatturazione elettronica prestazioni sanitarie: niente obbligo per il 2025

Il 2025 sembrava essere l’anno dell’introduzione della fatturazione elettronica nel settore sanitario, con l’obbligo di emissione a partire dal 1° aprile. Ma con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe, la tanto attesa svolta è stata rimandata: il rinvio dell’obbligo è stato, infatti, prorogato fino al 31 dicembre 2025. Vediamo quali sono le motivazioni e gli scenari futuri.
I motivi del rinvio
Il rinvio dell’obbligo di fatturazione elettronica per le spese sanitarie è stato motivato dalla necessità di garantire la tutela della privacy dei pazienti. Come già riportato da InfoCert (vedi qui) e più in generale dai principali digital trust del settore, si tratta di un aspetto tutt’altro che nuovo e che ricalca in certa misura quanto accaduto già nel 2023 e 2024: anche allora il Garante per la Protezione dei Dati Personali aveva espresso preoccupazioni riguardo alla conformità al GDPR del trattamento dei dati sensibili dei pazienti nell’invio della fattura elettronica attraverso il Sistema di Interscambio (SdI).
Pertanto, il legislatore ha ritenuto opportuno rimandare l’obbligatorietà fino al 31 dicembre 2025, al fine di consentire una valutazione approfondita delle soluzioni tecniche idonee a garantire la riservatezza delle informazioni sanitarie. Fino a tale data, pertanto, gli operatori sanitari devono emettere le fatture in formato cartaceo oppure elettronico ma senza l’utilizzo del Sistema di Interscambio. In alternativa, è consentito l’invio delle fatture in formato elettronico tramite canali diversi dallo SdI, come la posta elettronica certificata (PEC) o sistemi equivalenti che garantiscano sicurezza e riservatezza nella gestione dei dati.
Fattura elettronica per sanitari: chi sono i soggetti coinvolti
Gli operatori sanitari che sono obbligati a trasmettere i dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS) sono esentati dall’obbligo di emettere fattura elettronica. Tra questi, troviamo:
- Medici e odontoiatri;
- Farmacie e parafarmacie;
- Strutture sanitarie, sia private che pubbliche;
- Professionisti del settore sanitario come fisioterapisti, psicologi, infermieri e altri.
Questi professionisti continuano a poter emettere le fatture in formato cartaceo o in formato elettronico alternativo, a condizione che non passino attraverso l’SdI. È fondamentale sottolineare che l’esenzione si applica esclusivamente alle prestazioni sanitarie fornite a persone fisiche. Per le prestazioni destinate a soggetti giuridici, invece, l’emissione di fatture elettroniche è consentita, a patto che non vengano inclusi i dati sensibili dei pazienti.
Cosa cambia dal 1° gennaio 2026?
A partire dal 1° gennaio 2026, salvo ulteriori interventi normativi, entrerà in vigore l’obbligo di emissione della fattura elettronica per tutte le prestazioni sanitarie, comprese quelle rivolte ai consumatori finali. Gli operatori sanitari dovranno quindi adeguarsi alle nuove disposizioni, implementando soluzioni tecniche che garantiscano la protezione dei dati sensibili dei pazienti nel rispetto delle normative vigenti. Salvo ulteriori proroghe.
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