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Exxon: il “Net zero” per il 2050 è un mito che distruggerà il benessere mondiale.

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Il mondo è guidato dall’ipocrisia green e ESG, quella che ormai pervade le teste telecomandate dei politici UE. In questa situazione le voci dissenzienti vengono tacitate con sistemi al limite della violenza, come si vede con le vicende legate alle alluvoni in Emilia Romagna. Eppure è quello che ha fatto questa settimana l’azienda odiata da tutti i progressisti, la Exxon Mobil, che è stata la prima a denunciare le insidiose e risibili affermazioni secondo cui il raggiungimento del  “net zero” sarebbe una possibilità anche solo remota entro il 2050.

La società energetica statunitense si è opposta agli investitori che le chiedevano di riferire sui rischi per la sua attività derivanti dalle restrizioni alle emissioni di gas serra e dai potenziali disastri ambientali: in una risposta al consulente per le deleghe Glass Lewis, la Exxon ha affermato che la prospettiva che il mondo raggiunga emissioni nette di anidride carbonica pari a zero entro il 2050 è remota e non dovrebbe essere ulteriormente valutata nei suoi bilanci.

Una proposta degli azionisti che chiede una relazione sul costo dell’abbandono dei progetti sarà sottoposta al voto degli azionisti il 31 maggio. Glass Lewis ha appoggiato l’iniziativa, concludendo che la Exxon potrebbe incorrere in rischi finanziari rilevanti derivanti dallo scenario di zero emissioni.

Exxon non è d’accordo e ha affermato che il mondo non è sulla strada per raggiungere le emissioni nette zero nel 2050, poiché limitare la produzione di energia a livelli inferiori alla domanda di consumo porterebbe a un’impennata dei prezzi dell’energia, come osservato in Europa dopo le sanzioni petrolifere contro la Russia per l’Ucraina.

Exxon, ovviamente, ha ragione, ma questo non impedirà ai fanatici verdi di continuare con le proprie irrealistiche e dannose richieste: del resto vediamo queste persone predicare in TV tutti i giorni.

Al centro della questione c’è lo scenario 2050 a emissioni nette zero (NZE) dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), che prevede un percorso per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius. Affinché lo scenario NZE sia rispettato, l’AIE ha affermato in modo esilarante che le nuove esplorazioni petrolifere dovrebbero essere interrotte nel 2021 e che le nazioni dovrebbero passare alle energie rinnovabili dai combustibili fossili (buona fortuna). La Exxon è tra le aziende che stanno investendo massicciamente in nuove esplorazioni per generare petrolio e gas per i decenni a venire e, col senno di poi, si può ringraziare la divinità scelta per la decisione della Exxon di farlo, invece di rispedire il mondo nei secoli bui, un risultato a cui sembrano aspirare tanti esponenti del World Economic Forum.

“È chiaro che l’IEA NZE, secondo la valutazione degli autori dello scenario, non soddisfa il livello di probabilità richiesto per essere considerato nei nostri bilanci”, ha dichiarato la Exxon in una risposta depositata mercoledì presso la Securities and Exchange Commission statunitense.

“È altamente improbabile che la società accetti il degrado del tenore di vita globale necessario per realizzare in modo permanente uno scenario come quello dell’AIE NZE”, ha dichiarato la Exxon nel respingere la proposta. Cioè Exxon ha chiaramente attestato che nessun popolo al mondo accetterebbe l’abbassamento della qualità della vita che dipenderebbe dal raggiungimento di questo obiettivo. Ovviamente i ricercatori dimenticano quello che hanno patito gli italiani per aver accettato supinamente l’Euro.


La Exxon ha anche respinto la raccomandazione della società di analisi woke di valutare gli impatti di una fuoriuscita di petrolio nel caso peggiore presso le sue piattaforme petrolifere offshore in Guyana. La Exxon è a capo di un consorzio responsabile di tutta la produzione petrolifera offshore della Guyana e il suo consiglio di amministrazione ha raccomandato di non accettare la proposta.

“Il rapporto richiesto non fornirebbe chiaramente informazioni nuove e utili per le decisioni”, ha dichiarato la Exxon, aggiungendo che la richiesta degli azionisti “ignora il tempo, i costi aggiuntivi e le risorse che ogni rapporto richiede alla società per essere preparato”.

Questo report non cambierà l’atteggiamento degli estremisti web. tutto proseguirà esattameente come prima, anche a costo di distruggere il benessere dei popoli. Ovviamente quelli più simili alle pecore, come gli italiani, seguiranno questi comandamenti, ma il resto del mondo no, si ribellerà. Del resto i governi asiatici stanno respongendo ampiamente questi diktat.

 


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