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Europa in saldo: i titoli europei mai così scontati. Perchè?

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Se apprezzate i titoli azionari del Vecchio Continente sono il saldo, soprattutto se confrontati agli USA, come osserva Michael Msika, commentatore di Bloomberg. Attualmente i titoli europei sono offerti con uno sconto del 25% rispetto ai pari grado statunitensi, e non è detto che la cosa non peggiori.

L’Europa non è mai stata così economica rispetto agli Stati Uniti L’indice MSCI Europe questo mese ha raggiunto un record di circa il 30% di sconto rispetto alla controparte statunitense, sulla base di rapporti P/E forward, dopo che l’ultima stagione degli utili ha alimentato ulteriori aggiornamenti delle stime per le società europee

Indice MSCI Europe comparato all’equivalente USA, dove 100 è la parità

Le valutazioni europee sembrano molto più ragionevoli di quelle USA, almeno in termini assoluti e di redditività: infatti mentre il P/E forward (Sugli utili dell’anno a venire)  sugli USA si aggira intorno a un record di circa 22 volte, il P/E dell’Europa è pari a 15, con uno spazio per una crescita, almeno teorica, anche  perché in passato il valore del P/E europeo è stato anche a valori superiori.

Quindi, almeno in teoria, ci sarebbero delle ragioni sostanziali per preferire le azioni del vecchio continenti in vista del 2022, con aspettative di crescita sostenuta nel corso dell’anno.

Lo stesso ottimismo dovrebbe estendersi al Regno Unito, secondo Morgan Stanley, dato che anche le azioni inglesi hanno avuto performance inferiori a quelle USA

Le azioni del Regno Unito vengono scambiate con uno sconto record rispetto alle controparti globali, offrendo allo stesso tempo i rendimenti da dividendi più elevati.

Possiamo ora farci però qualche domanda: quanto questo quadro può essere realistico e realizzarsi?

Le azioni europee hanno diverse incognite:

  • prima di tutto il sistema economico europeo è potenzialmente ancora più esposto a shock stagflazionisti ed energetici che possono segnare la crescita delle aziende europee nel 2022;
  • l’economia europea nel suo complesso appare avere una tendenza depressiva;
  • ci sarebbe da chiedersi, in caso di scoppio della bolla sui titoli USA, quanto la loro controparte europea sarebbe immune da ricadute negative.

Quindi se le prospettive di una migliore performance dei titoli europei è fondata, restano comunque le necessità di fare ragionamenti  “Cum grano salis”.


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