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EUROFOLLIE: LETTA FARA’ CALARE IL DEBITO PUBBLICO 2014

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I 3 obiettivi 2014 dichiarati da Letta ad 8e1/2 (Titolo “LETTA: ORA PARLO IO”):

letta ora parlo io

1)                  FAR RIPARTIRE LA CRESCITA DEL PIL,

2)                  RIDURRE IL DEBITO ASSOLUTO,

3)                  FERMARE L’AUMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE.

 

Notare bene: per il 3 non si parla di ridurre la disoccupazione MA di fermarne l’aumento. Ora noi sappiamo benissimo che perché questo accada basta che il governo e i suoi ministri se ne vadano in vacanza e non facciano alcunché! Ergo, rubando lo stipendio la situazione non peggiorerebbe, alvorando farebbero solo grandissimi danni (tipo regalare alle banche l’oro di Bankitalia)

 

Il primo punto è semplice, in parte ne abbiamo già parlato, i driver della crescita 2014 sono circa 5 miliardi di maggior spesa pubblica rispetto alle entrate (punto 1 meno 3 che seguono):

1)      I 20 MILIARDI DI DEBITO RIMBORSATO ALLE AZIENDE (che spera diventino maggiori consumi privati e maggiori investimenti aziendali e che secondo me non accadrà visto che per la più parte dovranno coprire le voragini bancarie lasciate dalle aziende fallite o in situazione prefallimentare)

2)      LA RIPRESINA MONDIALE (secondo il Fondo Monetario Internazionale il PIL mondiale crescerà dall’attuale 3% al 3,7% e in base ai parametri del ministero delle finanze – MEF – questo 0,7% determina un spinta dell’export aggiuntiva pari al suo 20%, ovvero uno 0,14%.

3)      A LAVORARE IN NEGATIVO VI SARANNO I CIRCA 10-15 MILIARDI DI IMU E ALTRE TASSE (stima di vari enti privati italiani) NON ANNUNCIATE NEL VALORE MA PIU’ O MENO QUANTIFICABILI IN TALE MISURA RIMANDATE NEL 2013 AL 2014.

 

Al netto dei moltiplicatori fiscali, ed in assenza di altre manovre finanziarie. I driver della crescita saranno esclusivamente:

1)      DELTA G = 5 MILIARDI DI EURO (0,33%);

2)      DELTA EXPORT DA VARIAZIONE CRESCITA PIL MONDIALE (0,17%).

 

Veniamo allora al SECONDO PUNTO: il calo del debito assoluto. Occhio, non del raporot debito su pil, ovviamente, perché da quel punto di vista come vedremo saranno dolori!

 

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Debito pubblico italiano: in calo di due miliardi di euro

Martedì 16 Ottobre 2012, 00:02 in Tendenze & Scenaridi Roberto Bosio

 

Ad agosto era pari a 1.975,631 miliardi di euro, due in meno – circa – dei 1.977,494 registrati un mese prima. 

Le entrate sono state in effetti più di quanto previsto.

L’altro motivo è che sono cambiate le regole contabili, la Commissione europea ha stabilito  l’inclusione nel debito pubblico delle delle passività commerciali delle amministrazioni pubbliche cedute a intermediari finanziari non bancari.

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ED ANCORA

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venerdì, settembre 13th, 2013

Banca d’Italia: a luglio è diminuito il debito pubblico

 

Proprio nel giorno in cui Enrico Letta lo ha definito un “incubo”, il debito pubblico italianodiminuisce. E’ quanto comunica la Banca d’Italia che riferisce che a luglio il debito pubblico è stato di 2.072,863 miliardi di euro, in calo di 2,3 miliardi rispetto a giugno.

Bankitalia spiega che questa diminuzione è dovuta al “significativo decremento (8,1 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro che ha più che compensato il fabbisogno del mese (5,5 miliardi)”.

 

Comunque, nei primi sette mesi del 2013 il debito pubblico è aumentato di 84,2 miliardi rispetto alla fine del 2012. La Banca d’Italia spiega che l’aumento “riflette principalmente il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (50,0 miliardi) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (33,8 miliardi)”.

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ED OGGI

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Il Fatto Quotidiano

Il debito pubblico italiano cala, ma è sempre alle stelle. Ecco come è composto

di Marzio Gaeta 23 gennaio 2014

 

A poco valgono le grida di giubilo del presidente del consiglio, Enrico Letta che, a proposito del lieve calo (-0,4%) toccato nel terzo trimestre 2013 dal debito pubblico italiano per la prima volta in due anni, mercoledì ha dichiarato: “Un’altra riprova della bontà del cammino di politica economica intrapreso, un nuovo segnale che ci incoraggia a proseguire sulla strada delle politiche per la crescita, nel rispetto della tenuta dei conti pubblici”. Il debito italiano, però, resta il secondo più ingombrante d’Europa, subito dietro a quello della Grecia.

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MA QUANTE VOLTE E’ CALATO QUESTO DEBITO

PUBBLICO NEGLI ULTIMI DUE ANNI VERO?

 

BENE, CERCHIAMO DI CAPIRE COSA E’ ACCADUTO:

 

BANKITALIA

Da questa infografica comprendiamo come in realtà il debito pubblico sia cresciuto di ben 84 miliardi di euro da novembre 2012 a novembre 2013.

 

Dato che il Pil, come ben sapete è diminuito, vi chiedo: Monti e Letta hanno salvato l’Italia?

 

No! Monti e Letta hanno solamente fatto il più bieco e antiliberale protezionismo doganale !

 

Starete pensando che io sia diventato pazzo !

 

No, si chiama “protezionismo doganale indiretto”!

 

Non posso mettere barriere doganali, non posso svalutare la moneta, allora riduco l’occupazione con misure di fiscal retrenchment  (innalzamento delle tasse e riduzione del deficit di bilancio) ottenendo lo stesso risultato: crollo dell’import!

In questo modo si ottiene ciò che il buon Bagnai chiama EXTERNAL COMPACT (bilancia commerciale che diventa positiva per il tramite della caduta dell’import, non per la crescita dell’export).

 

Sappiamo che questa azione comporta una caduta della produzione del paese (output gap negativo) a cui si associa la crescita della disoccupazione che, per il tramite della Curva di Philips) genera poi disinflazione (stabilité)!

 

Dato che il PIL 2012 era: 1566 miliardi di euro

 

E dato che il PIL 2013 sarà: CIRCA 1538 miliardi di euro

 

Il nuovo rapporto debito su pil 2013 è salito al valore record di 134%!

 

 

MA COSA ACCADRA’ NEL 2014?

 

Intanto apriamo con quanto prevede il sito Trader.link

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19/12/2013
Confindustria: deficit/Pil 2013 atteso stabile al 3%

Il deficit/Pil nel 2013 è atteso rimanere invariato al 3%, mentre nel 2014 e nel 2015 è previsto scendere rispettivamente al 2,7% (dal 2,6%) e al 2,4%. E’ quanto prevede il Centro Studi di Viale di Confindustria. Il rapporto debito/Pil dovrebbe invece attestarsi nel 2013 al 132,6% (dal 131,7%). Nel 2014 e nel 2015 rispettivamente al 133,7% (dal 132,3%) e al 132%.

Fonte: News Finanza.com

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Ma come mai questi dati negativi, in peggioramento???

 

Noi sappiamo che……………………………………………………. debito2014= (1+i)/(1+) x debito 2013 + deficit 2014

 

Dato che:

i = 4,5%

 

gamma = 1,2% di inflazione e 0,5% di crescita (sempre che non mettano ulteriori tasse altrimenti torniamo sotto lo zero)

 

E dato che il deficit minimo sarà 2,5% (ma secondo me sarà almeno del 3% di tasse, in calo dall’attuale 3,7 vero dato di fine 2013),

 

Matematicamente accadrà questo:

 

Dati di partenza da cui calcolare MATEMATICAMENTE i valori del 2014 ! ! !

prima tabella

Questi sono i calcoli:

equazione del debito pubblico 2014

 

Quindi nella tabella precedente ora siamo in grado di sostituire ai punti interrogativi i relativi valori:

PREVISIONE PIL 2014

Da cui i grafici che mostrano come matematicamente il debito in valore assoluto e il rapporto debito su pil caleranno:

DEBITO SU PIL
Questo era il rapporto debito su pil che vedrete, quando da settembre i veri numeri della crisi italiana saranno scoperti, ci troveremo a dover contare.

 

E questo che segue è invece il debito in valore assoluto:

DEBITO PUBBLICO 2014

 

Quindi, come possiamo notare, solo ricorrendo a privatizzazioni che consentano di ottenere un abbassamento della spesa pubblica da 820 miliardi a 720 (ovvero 100 miliardi di pensioni e/o stipendi in meno) si può pensare di abbattere il valore assoluto del debito pubblico.

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Non è un caso che su libero quotidiano il buon Bechis ha riportato quanto la finanza internazionale ha chiesto a Matteo Renzi quando di sono incontrati al riparo da orecchie indiscrete: deflazione salariale dei dipendenti pubblici e tagli alle pensioni!

 

Ma questo io ve lo avevo già anticipato pubblicando l’articolo tratto dallo studio UE sul gap retributivo tra chi lavora nel pubblico e chi lavora nel privato (+60%!).

Occhio poi, che anche svendendo i gioielli pubblici, operazione una tantum e non strutturale, non sarà affatto possibile risolvere il problema.

Italiani, la strada, il cammino, è tracciata: la UE ha deciso che il settore pubblico deve diventare un lavoro di serie B visto che i rischi di perdere il lavoro sono minori rispetto a chi lavora nel privato. Cari dirigenti del Partito Democratico, voi lo sapete che la vostra partita è persa, tasse in più non ne potrete mettere,

porcellino-italia

vi conviene fare quello che da tempo Grillo ti suggerisce: arrenditi, l’europa ti ha circondato.

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Caro Premier Letta, per Lei invece ho un solo consiglio:

 

“A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. ”

(Oscar Wilde)

titalicita

 

Maurizio Gustinicchi

Economia5Stelle

 


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