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Euro sempre più giù e non è solo una questione di Dollaro. Ricordatevi COSA AVETE SACRIFICATO per lui

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Anche oggi l’Euro, la moneta forte, ha proseguito nel suo declino, avviandosi ormai alla parità con il dollaro, anzi a superarla. Nulla sembra in grado di fermarla, sull’onda di notizie sempre peggiori sulle prospettive economiche e industriali dell’area Euro. Ecco le ultime quotazioni dal sito Xe.com

Si potrebbe pensare che si tratti, in realtà, di un momento di grande forza del dollaro. In realtà l’Euro perde anche fortemente nei confronti dello Yen, la moneta di un paese, il Giappone,  che ha il 260% dei rapporto debito e dove la Banca Centrale ormai possiede quasi il 50% dei titoli di stato nel tentativo, per la verità sinora riuscito, di controllare il tasso di interesse dei titoli decennali di riferimento. Un paese che, secondo i criteri dei soloni della UE, dovrebbe essere un paria finanziario, ma che sta performando meglio dell’Euro.

Abbiamo fatto quasi 30 anni di sacrifici per l’Euro, per la moneta unica che doveva difenderci, quella che, secondo quanto promise Romano Prodi, ci avrebbe fatto guadagnare come se avessimo lavorato un giorno in più, ma lavorando un giorno in meno. La realtà è un impoverimento diffuso, una crisi energetica che diventerà industriale e una valuta che non difende nulla, nonostante, o forse per, una BCE che non sa se essere austera, portando alla rottura dell’Eurozona, o morbida, “Irritando” i tedeschi.

Intanto vi ricordo cosa avete sacrificato, amici italiani, sull’altare dell’Euro: questo è l’andamento delle remunerazioni da lavoro dipendente nell’area Euro.

 

Al netto dell’inflazione le rimunerazioni lorde in Italia dal 1990 ad oggi sono calate del 2,9%. Se contassimo l’aumento del carico fiscale sarebbe probabilmente di più. In Germania sono aumentate del 33,7%, in Irlanda del 85,5%. Abbiamo sacrificato la nostra ricchezza per l’Euro, per entrarci e rimanerci, ospiti poco graditi ancora adesso.

Eppure qualcuno ancora lo difende.

 


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