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Euro Area: il sentimento economico migliora, ma non quanto ci si attendesse, paura dell’inflazione?

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L’indicatore di sentimento economico dell’Area Euro è salito a 96 punti nel mese di maggio 2024, il valore più alto degli ultimi quattro mesi, rispetto ai 95,6 di aprile, ma leggermente al di sotto delle previsioni di 96,2. L’obiettivo mancato e segno di qualcosa che non funziona, anche per indicatori ottimistici come quelli previsionali.

Il sentimento è migliorato tra i fornitori di servizi (6,5 vs 6,1), in quanto le loro valutazioni sulla domanda passata e prevista sono migliorate, mentre la loro valutazione della situazione commerciale passata è rimasta invariata.

Il morale è migliorato un po’ anche per gli industriali (-9,9 vs -10,4), grazie a valutazioni migliori del livello attuale degli ordini complessivi, mentre le aspettative di produzione sono peggiorate in modo significativo.

Nel frattempo, i consumatori sono stati meno pessimisti (-14,3 vs -14,7), mentre la fiducia dei rivenditori è rimasta stabile (-6,8) ed è peggiorata un po’ per i costruttori (-6 vs -5,6).

Sul fronte dei prezzi, le aspettative sui prezzi di vendita sono aumentate nell’industria e nell’edilizia e tra i consumatori, mentre sono diminuite nei servizi e sono rimaste sostanzialmente stabili nel commercio al dettaglio. Ecco il relativo grafico

La scarsa fiducia può va essere anche dovuta a una situazione un po’ preoccupante per l’inflazione, che anche in Spagna è stata in crescita.

Il tasso di inflazione annuale dei prezzi al consumo della Spagna ha probabilmente accelerato per il terzo mese, raggiungendo un massimo di oltre un anno del 3,6% nel maggio 2024, rispetto al 3,3% di aprile, secondo una stima preliminare. Si confronta con le previsioni del mercato del 3,7%.

Questa evoluzione può essere attribuita all’aumento dei prezzi dell’elettricità rispetto al calo registrato nel maggio 2023. Il Governo spagnolo ha ripristinato l’IVA sull’elettricità al 21% quest’anno. Inoltre, i prezzi del carburante sono diminuiti meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il tasso core, che esclude le voci volatili come cibo ed energia, è salito al 3% dal 2,9% del mese precedente, il più basso da gennaio 2022. L’inflazione a 12 mesi armonizzata dall’Unione Europea in Spagna è stata del 3,8% a maggio, la più alta da aprile 2023, rispetto alle stime del mercato del 3,7%. Su base mensile, il CPI nazionale è aumentato dello 0,3% a maggio, dopo un aumento dello 0,7% ad aprile, in linea con le previsioni; e l’armonizzato UE è aumentato dello 0,2%, rispetto alla lettura di aprile dello 0,6%, anch’essa in linea con le stime.

 

La Spagna è quindi fra i paesi europei che tendono ad alzare l’inflazione, al contrario dell’Italia. Se questo tred dovesse proseguire potrebbero nascere delle tensioni competitive con gli altri paesi UE.

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