Euro a picco sul Dollaro, anche lo Yen non sta molto bene…

Evidentemente i problemi di carattere energetici e le politiche monetarie svantaggiano Euro e Yen, ma lasciano il Dollaro in una posizione di estrema forza.  Appare chiaro che l’Euro, con un sistema al limite della crisi economica profonda, sta pagando un duro prezzo e ormai viaggia stabilmente sotto la parità:

Quando si fermerà questa discesa? O quando si accennerà una forma di soluzione ai problemi energetici europei, oppure nel caso in cui la FED invertisse la propria posizione monetaria per un impatto forte delle politiche restrittive sulla crescita USA. Sono comunque due eventi che potranno avvenire, se avverranno, più avanti nel tempo, almeno fra diversi mesi per l’energia e un trimestre per la FED, per cui c’è ancora tempo e spazio per vedere l’Euro svalutare. Se le proteste in Europa si accendessero non sarebbe difficile vedere il dollaro portarsi a 0,95 rispetto la moneta unica.

Oggi comunque l’Euro non è il solo a pagare le tensioni dei mercati energetici, con lo Yen che ha toccato un minimo, per  cui ci voglio 140 JPY per 1 USD, altra barriera psicologica superata. In questo caso la colpa è anche della posizione ultra morbida della Bank of Japan, con il governatore Kuroda che continua ad impegnarsi nel mantenimento dei tassi bassi anche perché ritiene che l’inflazione si esaurirà il prossimo anno. Del resto parliamo di un tasso inflazionistico del 2,6%, assolutamente non comparabile con il 9,1% dell’area euro o 8,5% americano. Il Giappone ha dei problemi energetici, ma non ha rotto le proprie relazioni con la Russia nel settore, per cui, ad esempio, ha continuato a collaborare con i progetti per lo sviluppo del gas liquefatto nell’isola di Sakhalin. Inoltre il Giappone sta tornando sempre di più al nucleare, dimostrando di saper reagire alle sfide energetiche cosa che la UE non sa fare.