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Erdogan vuole rispondere con l’arma del cambio alle sanzioni USA?

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Erdogan la scorsa settimana ha licenziato il governatore della Banca Centrale turca, perchè non aveva voluto completamente assecondare la politica espansiva del presidente. Domenica questi è intervenuto direttamente parlando della moneta turca ed ha presentato il suo programma: dato che ci si attende che l’inflazione vada al di sotto del 10% entro fine anno è intenzione del governo, che ormai controlla completamente la politica monetaria, abbassare i tassi di interesse una o più volte.

Ora la riduzione dell’inflazione è più che altro un auspicio, anche se internazionalmente questa è molto bassa. Bisognerebbe considerare l’andamento della Lira Turca  e quindi la possibilità di inflazione importata, oltre che l’andamento economico interno. Insomma anche se il calo dell’inflazione è auspicabile, non è assolutamente certo, ma intanto Erdogan si è aperto la strada ad una politica espansiva, creando anche grandi aspettative nella popolazione.

Perchè una mossa così azzardata: anche se si voleva una banca centrale più accomodante, con questi annunci il presidente si è , in un certo senso, bruciato l’effetto sorpresa.  In realtà il presidente turco sta cercando di anticipare l’effetto economico delle sanzioni USA.

L’acquisto del sistema missilistico S400 non sarà senza conseguenze per la Turchia e da tempo gli USA e la NATO avevano messo Erdogan sull’avviso. A Trump sono già stati presentati tre possibili formule per la risposta, ma gli USA si sono presi tempo per decidere. Sicuramente salterà la partecipazione di Ankara al programma F35, ma non sarà l’ultima mossa. Con l’annuncio sui tassi la Turchia si prepara a svalutare per mantenere la sua economia competitiva nel caso in cui le sanzioni siano di carattere economico.

Però non tutto è deciso: Trump ha affermato che le sanzioni saranno annunciate solo dopo l’anniversario del fallito golpe del 2016, e personaggi del governo turco hanno affermato che i colloqui sono ancora in corso. Comunque tutto sarà concluso e svelato nell’arco di una settimana, nella quale potremmo vedere dei forti sbalzi sui cambi.

 


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