Seguici su

Attualità

Elon Musk: l’Europa deve andare a tutto nucleare

Pubblicato

il

Perfino Elon Musk, che ha scommesso una buona parte del proprio patrimonio nel superamento delle energie a base di carbonio, ha cambiato idea, per lo meno nell’emergenza. Almeno lui vive sulla terra, non in un palazzo dorato come i governanti europei.

In una serie di tweet del fine settimana, l’uomo più ricco del mondo ha chiesto all’Europa di “riavviare le centrali nucleari dormienti e aumentare la produzione di energia di quelle esistenti”, definendole “*critiche* per la sicurezza nazionale e internazionale”. Si è anche offerto di mangiare “cibo coltivato localmente in TV” dal “posto peggiore” per dimostrare che non c’è rischio di radiazioni e ha definito l’energia nucleare “di gran lunga migliore per il riscaldamento globale rispetto alla combustione di idrocarburi per produrre energia”

Già venerdì Musk aveva affermato che, in questa fase, era necessario aumentare la massimo la produzione di petrolio e gas nei paesi occidentali: “Mi spiace dirlo, ma dobbiamo aumentare immediatamente la produzione di petrolio e gas”.  “Tempi straordinari richiedono misure straordinarie”.

Il ripensamento di Musk arriva a seguito del peggioramento dello scenario geopolitico in Ucraina.

Ovviamente, ciò influenzerebbe negativamente Tesla, ma le soluzioni energetiche sostenibili semplicemente non possono reagire istantaneamente per compensare le esportazioni russe di petrolio e gas“, ha scritto in un tweet di follow-up.

Allo stato attuale non esiste nessun divieto all’acquisto dei prodotti energetici russi, ma questo è reso molto complesso da una serie di vincoli e dal rifiuto del mercato che teme nuove sanzioni. nel frattempo i paesi europei sembrano storditi e balbettanti di  fronte alla crisi energetica. Ricordiamo che il 31/12 la Germania ha chiuso due centrali nucleari che potrebbero essere riaperte facilmente.

Intanto la Von Der Leyen non fa niente e chi si muove lo fa in ordine sparso.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito