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EFFETTI DELLA SVALUTAZIONE SULLA BILANCIA COMMERCIALE: IL CASO EGITTO (e pensate a cosa potrebbe fare per l’Italia…)

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Ai primi di  novembre l’Egitto ha deciso i abbandonare il peg, cioè l’ancoraggio, con il dollaro. Ora l’Egitto è un paese senza particolari risorse naturali, che si appoggia soprattutto al turismo ed ad una nascente industria, per cui l’abbandono del cambio fisso può essere paragonato, in via molto approssimativa, all’uscita dell’Italia dall’Euro. Il realtà la situazione dell’Egitto è molto peggiore dal punto di vista economico e politico: basterebbe ricordare la strisciante opposizione violenta dei fratelli musulmani, il Sinai in ribellione, il fatto che l’agricoltura può essere esercitata solo in una striscia minima del territorio, tra l’altro altamente urbanizzata, etc. 

Ora vediamo cosa è successo alla sterlina quando ha lasciato il peg :

Dopo un salto verticale dovuto ad un lungo periodo di compressione del cambio, lo stesso si è stabilizzato attorno alle 18 sterline per euro. Del resto la situazione non era più tollerabile per l’Egitto. Però la valuta si è stabilizzata piuttosto rapidamente. 

Vediamo ora cosa è successo al saldo di bilancia commerciale:

Il saldo di bilancia commerciale si riduce fortemente. Ora il pareggio è impossibile (un detto popolare ice ch su 9 focacce mangiate dagli egiziani, 9 le pagano gli americani…) però la situazione si è parzialmente riequilibrata.

Come va l’occupazione ?

La disoccupazione era già in calo grazie agli investimenti del governo di Al-Sisi, ed il trend non è cambiato con la svalutazione, anzi, si è accelerato.

Pensate se invece del problematico Egitto questa svalutazione fosse applicata all’Italia….

Cordiali Saluti

 

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