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E Verhofstadt la fa franca ancora: il Parlamento europeo gli garantisce l’immunità per le ingiurie a Salvini

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Quando il Parlamento si può godere della benevola acquiescenza della maggioranza, ci si può permettere di dire tutto, legittimo e illegittimo anche in  modo pesante, sapendo di farla franca.

Il noto deputato iper europeista Verhofstadt, noto per i duelli verbali, al limite dell’offesa personale, con Nigel Farage, e nemico di chiunque rappresenti democraticamente il suo popolo, in occasione dell’apertura delle indagini sul Salvini per il caso Gregoretti, affermò che la magistratura avrebbe dovuto indagare anche sui soldi pagati dai russi allo stesso Salvini. Da questo partì una denuncia penale del leader della Lega presso la procura di Trento che ha chiesto l’autorizzazione a procedere al Parlamento di Bruxelles.

Dato che Verhofstadt è il cocco della Von Der Leyen e della sua maggioranza il parlamento ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere 572 a 108, affermando che le affermazioni erano state fatte “Nel compimento della propria attività istituzionale. Quindi potete tranquillamente calunniare, anche pesantemente, purché sia contro una parte politica.

Alessandra Basso, che si è ccupata della faccenda per il gruppo ID, è stata estremamente dura sulla vicenda:

“Guy Verhofstadt calunnia Matteo Salvini con insulti e falsita’, ma poi non ha nemmeno il coraggio di rispondere delle proprie stesse parole, e’ vergognoso. Come per la sinistra in Italia, anche in Europa valgono due pesi e due misure: in un tweet vergognoso, Verhofstadt invocava un processo per Salvini per il caso Gregoretti e lanciava accuse infondate e infamanti”. 
“Un conto e’ la polemica politica, anche accesa, altro conto
sono le diffamazioni e le accuse completamente infondate,
inaccettabili. Mentre Matteo Salvini ha affrontato il processo
Gregoretti a testa alta, con la pronuncia di non luogo a
procedere e la piena assoluzione, Guy Verhofstadt, di fronte a
un procedimento penale aperto dalla procura di Trento sulle sue
affermazioni, fugge a gambe levate e invoca l’immunita’
parlamentare – prosegue la nota -. Ecco l’ennesimo caso di
doppio standard, ecco la differenza tra chi come Salvini ha il
coraggio delle proprie azioni e chi, vigliaccamente, non si
assume la responsabilita’ delle proprie affermazioni”

Intanto però Verhofstadt l’ha fatta franca…………

 


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