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E SE LA VON DER LEYEN NON AVESSE LA FIDUCIA DAL PARLAMENTO EUROPEO?

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 Vi posto, secca secca, una notizia apparsa ieri su AGI …. Come vedrete si sta realizzando quella guerra di bande che un parlamento diviso politicamente e su base nazionale non riesce ad evitare. A questo punto o qualche galletto del PPE abbasserà le ali, oppure si rischia di non avere una fiducia alla commissione Von Der Leyen con, come conseguenza, quello di dover ridiscutere tutto da zero. 

In questo modo il vendicativo Macron che non si può pensare di fargli uno scherzetto e poi passarla liscia. Hanno bocciato la Goulard, ed io vi mando a casa tutti. Un bel mondo quello del “Rinascimento” europeo, dove di Rinascimentale ci sono gli intrighi, le vendette, i complotti di corte. Il prossimo passo saranno le saliere con lucchetto per evitare gli avvelenamenti. 

 

(AGI) – Bruxelles, 14 ott. – Al momento della nomina di Von Der Leyen da parte del Consiglio europeo, i liberali di Renew Europe erano considerati come uno dei tre assi portanti della
maggioranza, insieme al Partito Popolare Europeo e ai Socialisti&Democratici. Non a caso i capi di Stato e di governo avevano deciso di affiancare l’ex ministra della Difesa tedesca, con due vicepresidenti esecutivi provenienti dalle famiglie socialista (Frans Timmermans) e liberale (MargretheVestager). Nel voto di fiducia all’Europarlamento a luglio, Von Der Leyen era passata per appena 9 voti, una ottantina in meno rispetto a quelli pubblicamente annunciati dai gruppi politici, ma ora anche quella maggioranza minima e’ messa in discussione.
Ancor prima del voto su Goulard, il presidente di RENEW Europe, Dacian Ciolos “ha avvertito” il suo omologo del Ppe, Manfred Weber, che il gruppo potrebbe votare contro la
Commissione Von Der Leyen in caso di rigetto della candidata francese, ha detto una prima fonte. “In effetti il voto contrario e’ una possibilità”, ha confermato una seconda
fonte: “i rapporti attuali con il Ppe non permettono a RENEW Europe di garantire la maggioranza”. Il gruppo del Ppe e’ nel mirino dei liberali per il ruolo di primo piano che ha avuto
nella bocciatura di Goulard. Se il Ppe avesse deciso di sostenere la francese, Goulard avrebbe avuto i numeri per passare. Alcuni sospettano la vendetta di Weber contro Macron che gli ha impedito di diventare presidente della Commissione opponendosi al processo degli Spitzenkandidaten. Altri
denunciano una ripicca per la bocciatura della socialista rumena Rovana Plumb e del popolare ungherese Laszlo Trocsanyi.
Però il caso Goulard ha portato la tensione alle stelle. Durante una conferenza stampa la scorsa settimana, Macron ha accusato Von Der Leyen di non essere in grado di rispettare gli accordi
conclusi con il Ppe e i S&D. Il colloquio di oggi avrebbe permesso il chiarimento richiesto da Macron. Fonti europee descrivono il faccia a faccia come “amichevole”. L’incidente Goulard ha reso piu’ complicati i rapporti interni alla maggioranza all’Europarlamento. “E’ l’inizio della guerra”, ha
detto un deputato di RENEW Europe. E, anche se alla fine i liberali dovessero sostenere von der Leyen, la legislatura si annuncia incerta per le divisioni sempre piu’ profonde della maggioranza che dovrebbe sostenere la Commissione.


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