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Dragoni: «Il giochino fra COVID ed economia sta saltando»

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Su questo dovrebbe essere difficile non essere d’accordo: qualcosa non torna. Non torna perché nei primi 100 giorni di epidemia italiana 33mila sono stati i morti per, o da coronavirus; quota che nei successivi 100 giorni ha fatto fatica a superare quota 3000. Non torna perché in Cina, proprio a Wuhan assistiamo a scene che sembrano risalire a prima del novembre 2019: assembramenti, assenza di mascherine, negozi aperti fino a tardi. Non si tratta di filmati registrati, ma di scene ormai normali nella provincia dell’Hubei come in tutto il territorio nazionale, visto che i contagi nella giornata di ieri hanno toccato quota 28 in tutta la nazione cinese.

Una situazione ben diversa, quella italiana, dove invece oltre a stringere i denti in terapia intensiva i cittadini dovranno pure far fatica per mettere qualcosa sotto i denti.  Assistiamo ad un grande esperimento di carattere sociologico fatto “in corpore vili”, sulla viva carne delle persone, che vengono convinte ad abbandonare la libertà ed il benessere per cui così tanto hanno combattuto i nostri nonni ed i nostri genitori in cambio di un effimero pretesto salutistico.

Buon ascolto di Fabio Dragoni, collaboratore de La verità ed autore di Scenari economici.


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