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Donesk: esplosioni vicino al palazzo governativo. Ordine di sgombero generale

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Se ci sarà un casus belli, o un false flag, fra Ucraina e Russia non sarà nei confini diretti, ma nelle calde regioni delle repubbliche separatiste di Donesk e di Lugansk, non riconosciute, ma gestite dai filorussi.

A Donesk le autorità hanno ordinato lo sgombero della città in vista di un attacco atteso da parte dell’esercito ucraino. In piccolo si ripete quello che in grande si teme sul confine russo ucraino, in questo caso però con Kiev dalla parte degli assalitori.

In serata poi è stata avvertita un’esplosione nei pressi del palazzo del governo di Donesk, fatto che ha creato un certo panico e molta confusione, proprio quello che non è necessario in questa situazione.

Queste sono le vere provocazioni pericolose, che possono portare a escalation incontrollate.

Alla domanda se si sta andando verso la guerra, il presidente della repubblica separatista ha risposto ” sfortunatamente SI”

Durante una conferenza stampa a Mosca con il leader bielorusso Lukashenko, Putin sembrava avere un tono più conciliante:

  • *PUTIN:  la Russia non è contraria a colloqui al consiglio di sicurezza sulle proposte USA;
  • *PUTIN: Kiev deve discutere del conflitto con i separatisti;
  • *PUTIN: le esercitazioni militari in Bielorussia sono solo difensive.

Le narrazioni della parte opposta affermano il contrario. Blinken parla senza nessun problema di invasione imminente, mentre i soldati  ucraini si addestrano fra le rovine di Chernobyl simulando il combattimento urbano in un ambiente spettrale, ma poi non così insicuro (le radiazione permettono perfino brevi visite turistiche, anche se non è ben chiaro a vedere cosa…)

Questo è un estratto della lettera del presidente della repubblica di Donesk ai cittadini per invitarli ad evacuare la città:

 

Cari residenti della Repubblica popolare di Donetsk! Connazionali!

Negli ultimi mesi, abbiamo osservato un aumento giornaliero del numero di personale militare e armi letali da parte dell’Ucraina, inclusi i sistemi di lancio multiplo Smerch e Uragan, i lanciarazzi NLAW, nonché Javelins e Stinger lungo l’intera linea di contatto.

Oggi i loro fucili sono rivolti ai civili, a noi e ai nostri bambini.

Le forze armate del nemico sono in formazioni di combattimento e sono pronte per la cattura energica del Donbass.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky darà presto l’ordine ai militari di passare all’offensiva, per attuare un piano per invadere il territorio delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.

Faccio appello a tutti gli abitanti del nostro stato.

Le forze armate della Repubblica popolare di Donetsk, avendo esperienza nella conduzione di operazioni militari, sono costantemente pronte al combattimento, pienamente in grado di proteggere la popolazione civile e le infrastrutture.

Tuttavia, quando il nemico bombarda gli insediamenti della Repubblica, la vita e la salute dei nostri cittadini possono essere messe in pericolo. Quindi da oggi venerdì 18 febbraio, viene organizzata la partenza della popolazione civile per la Russia

Ecco le scene di sgombero dell’orfanotrofio locale

Molti cittadini del Donesk hanno anche il passaporto russo. Inoltre la Duma di Mosca ha chiesto a Putin di ricnoscere queste repubbliche come stati indipendenti.

Capite che la situazione non è tranquilla e, soprattutto, si presta a provocazioni da entrambe le parti.

 

 


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