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Dominique Strauss Kahn torna in gioco… contro la Germania

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Ieri la stampa francese è stata in fermento per il ritorno sulla ribalta, attraverso una lettera aperta , di Dominique Strauss Kahn.

Dominique Gaston André Strauss-Kahn (più brevemente DSK) è un politico socialista francese, ex ministro delle finanze ed ex  presidente del FMI prima della signora Lagarde, era considerato il candidato naturale dei socialisti alle presidenziali del 2012, prima che uno scandalo sessuale con relativo arresto negli USA lo togliesse di mezzo.  cadute le accuse su quel caso specifico e superate altre accuse simili, il politico  francese, descritto anche come “Il Metternich con il Blackberry” .

Nella sua “Lettera aperta ai miei amici tedeschi” DSK critica duramente la posizione tedesca nella gestione della crisi greca. Vi proponiamo alcuni estratti:

– “Ma questi leader politici (dell’Unione Europea Ndr) apparivano troppo saggi per voler  utilizzare la possibilità di ottenere una vittoria ideologica su un governo di sinistra al scapito della frammentazione dell’Unione. Perchè questo è quello che ne è derivato. Contando i nostri miliardi invece di utilizzarli per costruire, rifiutando di accettare una perdita ovvia continuando a postporre ogni proposta per ridurre il debito, preferendo umiliare un popolo perchè non vuole riformarsi e creando un risentimenti, anche se giustificati, non progetti per il futuro, stiamo voltando le spalle a cosa dovrebbe essere l’Europa, stiamo voltando le  le spalle alla solidarietà fra cittadini così come definita da Habermas. Stiamo utilizzando tutte le nostre energie per la lotta civile e per correre il rischio di iniziare una rottura. Questo è il punto a cui siamo giunti. Una  Eurozona in cui voi, miei amici tedeschi, imporrete le vostre regole con l’aiuto di pochi stati Baltici e Nordici è inaccettabile per tutti gli altri. “

“L’euro è stato concepito come una unione monetaria imperfetta forgiata sull’accordo ambiguo fra Francia e Germania. Per la Germania si trattava di organizzare un sistema di cambi fissi attorno al Marco tedesco e , tramite questo, imporre una certa visione ordo-liberista di politica economica. per la Francia era una questione romantica e naive di creare una valuta di riserva internazionale  al livello delle ambizioni delle sue elites. Ora dobbiamo uscire da questa ambiguità iniziale, che è divenuta distruttiva, e di uscire da questi piani egoistici, anche se tutti sappiamo che l’uscita da questa ambiguità può avvenire solo con perdite per qualcuno. Questo richiederà uno sforzo in Francia come in Germania”.

– “Non ditemi che vi aspettate di salvare l’Europa solo con l’imposizione di regole di sana gestione. Nessuno è più impegnato di me nel mantenimento dell’equilibrio: è quello che ci ha sempre riunito. Ma dovete costruire questo rispetto attraverso la democrazia e il dialogo, attraverso la ragione e non tramite la forza.”

-“Non ditemi che , se questa è la strada e qualcuno non  la vuole accettare, che voi semplicemente andrete avanti sul vostro cammino senza di loro. Ritirarvi nel Nord non vi sarà sufficiente”.

– “L’Europa può essere uno di questi (player globali Ndr) , ma questo non è ancora certo. Per esserlo le sue ambizioni devono andare unite oltre l’attuale Unione ed oltre. Per sopravvivere fra i  giganti l’Europa deve unire tutti i territori contenuti fra la calotta polare del nord, le nevi degli Urali e le sabbie del Sud. Significa riscoprire le sue radici e vedere nel Mediterraneo, nei prossimi decenni, il nostro mare interno”.

Ricordiamo che DSK, nonostante le vicissitudini legali, non è scevro da ambizioni politiche, e la situazione di estrema impopolarità di Hollande gli apre spazi enormi d’azione. I giornali francesi parlano già di una sua possibile posizione verso un “Euroexit di sinistra” , o comunque verso una profonda e totale ridefinizione dei rapporti di forza e di funzionamento dell’euro. Per questi motivi le sue parole sono da prendere con le molle, in quanto hanno sicuramente anche un valore strumentale.  Però , nonostante questo, ci dicono molte verità:

a) L’euro nasce da un accordo Franco-Tedesco per interessi Franco-Tedeschi. Noi, e gli altri, abbiamo funto solo il ruolo di “Riempitivi”, di carne da cannone necessaria a far volume . Nessuno dei nostri interessi è stato perseguito, in quanto anche l’abbassamento dei tassi di finanziamento, oltre ad essere sub judice europeo, ha avuto  come conseguenza la cristallizzazione del debito stesso e quindi lo ha reso un moloch eterno ed insuperabile.

b) DSK ha ragione quando dire che un’Europa “Nordica”, cioè una “Grande Germania”, non sarà in grado di essere un player globale, anche perchè porterà, per reazione, all’agglutinarsi di tutti gli altri paesi in sua opposizione. Però  se il Mediterraneo è importante, lo devono essere anche i suoi abitanti, le loro necessità, la loro crescita ed occupazione. Non ci si può svendere per una “Cadrega” da commissario, per un  favore di nicchia. una contrattazione del genere deve essere giocata da player seri, non dai nostri attuali politici venduti ad ogni refolo di vento.

Quindi se l’Europa vuole essere tale deve essere anche, se non soprattutto, mediterranea, ed i suoi interessi devono essere anche, se non soprattutto, mediterranei. Se così non è me meglio che questa Europa non sia, e che i paesi siano lasciati liberi di riorganizzarsi in nuovi aggregati più vicini ai propri bisogni.

 

Ecco la lettera completa

 

 


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