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Disastro in arrivo: gas in stoccaggio al minimo storico, Germania senza vento, Francia in manutenzione

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Gli errori clamorosi delle politiche economiche ed energetiche europee vengono al pettine, e ci colpiranno con durezza estrema.

Le riserve di gas nei deposti dell’Europa occidentale sono ai minimi degli ultimi anni, arrivando solo al 26% della capacità complessiva, come riportato da Oilprice.

 

Nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha indicato che i contratti di fornitura di gas a lungo termine saranno convertiti in rubli, poiché l’Occidente ha dichiarato guerra economica a Mosca, avvertendo che il cambiamento è tra pochi giorni.

Sebbene non sia ancora chiaro se la Russia imponga i suoi contratti in forza maggiore per accogliere il cambio di valuta, Bruxelles ha contemporaneamente richiesto agli Stati membri dell’UE di garantire che i loro depositi di gas sotterranei siano riempiti almeno per l’80% della capacità entro il 1° novembre. Con la nuova legislazione dell’UE che prevede che i siti di stoccaggio dell’UE dovrebbero essere pieni del 63% già entro il 1° agosto, l’attrazione sul gas russo potrebbe essere ancora più forte nei prossimi mesi, ma resta sempre due problemi:

  • Gazprom fornirà gas non pagato in rubli?
  • comunque l’obbligo a riempire le riserve aumenta, non diminuisce, la dipendenza dal gas russo. 

Nel frattempo, l’amministrazione statunitense si è impegnata a fornire 15 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto all’Europa, ma ciò equivale solo al 10% delle vendite europee di Gazprom, quindi se si vogliono aumentare le riserve o si pompa molto di più da altre fonti , se disponibili, o si diventa ancora più dipendenti da Mosca. Putin sta ridendo.

Nel frattempo altri tre fatti colpiscono il mercato energetico europeo facendo aumentare i prezzi:

  • la produzione di energia eolica tedesca è calata da 2,2GW nei giorni scorsi,  a fronte di 60 GW installati. A questo punto è evidente che i GW potrebbero essere anche 1000, ma senza vento non c’è energia elettrica;
  • Il solare tedesco ha generato solo 10 GW, in aumento per le giornate più lunghe, che però restano fredde;
  • Dopo aver incrementato la produzione del 2,1%, il nucleare francese è tornato a produrre solo il 57% dell’elettricità d’Oltralpe per i soliti problemi di manutenzione degli impianti.

Tutto questo manda ovviamente i prezzi dell’elettricità alle stelle e quanto sia stato inutile francamente stupido affidarsi solo a fonti green non costanti. Eppure anche in Italia si prosegue come dei treni in una direzione costosa e autodistruttiva.

 


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