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DEBITO PUBBLICO. Da inizio anno ci siamo finanziati… quasi a costo zero (cioè ad un costo molto inferiore al MES)

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Banca d’Italia pubblica la situazione del debito pubblico italiano, con una particolare attenzione al 2020. I dati sono molto interessanti e meritano alcune parole di commento, soprattutto perchè smentiscono una serie di luoghi comuni che variano dalla scarsità di liquidità di Gualtieri al fatto che bisogna aderire al MES perchè “Costa meno”.

Da gennaio 2020 il debito dello Stato è passato da 2.444 miliardi al 31 Gennaio  a 2.530 miliardi al 30  Giugno. Un incremento di 86 miliardi dovuto alle emissioni per far fronte alle varie manovre anti Covid-19, oltre che ai mancati incassi per il close-down e per il rinvio di alcune scadenze fiscali.

Banca d’Italia è passata dal detenere 408 miliardi del debito pubblico a Gennaio a detenerne 485. Un incremento di 78 miliardi. Alla fine il 90% del maggior debito dello stato è  andato alla Banca d’Italia. Ricordiamo che questo debito incrementale acquistato da Banca d’Italia ha un costo pari a zero per lo stato, in quanto gli interessi sul debito incrementale sono restituiti al tesoro sotto forma di utile. Con il 90% del debito incrementale in mano alla Banca centrale risulta piuttosto complesso affermare che il MES sarebbe più conveniente, tranne che non riuscissimo ad averlo a tassi negativi, evento piuttosto improbabile.

In realtà, seguendo un’elaborazione dei dati di Canale Sovranista, stiamo avviandoci ad una situazione di possesso del debito che abbiamo già visto nella storia della Repubblica:

Non è impossibile che giungeremo ai picchi di detenzione del debito pubblico degli anni settanta, quando vi erano le crisi petrolifere che costituirono una vera e propria  sfida per l’economia italiana che richiese un intervento diretto della Banca d’Italia per finanziare il deficit. Ora sta accadendo lo stesso, ma con l’intermediazione della BCE. Alla fine, per sopravvivere, è stato necessario mettere da parte tutte le costruzioni artificiali legate all’Unione Europea.


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