Economia
Dati Regionali: i posti di lavoro persi durante la crisi regione per regione
LA VARIAZIONE DELL’OCCUPAZIONE TRA IL 2008 ED IL 2013
In 5 anni si sono persi in Italia 1,022,000 posti di lavoro in Italia, pari ad una perdita del 4,4%, con un -2,8% al Nord, -3,1% al Centro ed un catastrofico -8,2% nel Mezzogiorno.
L’Unica regione del paese dove l’occupazione e’ aumentata e’ il Trentino Alto Adige. Cali modesti nel Lazio e Lombardia (-1,3 e -1,4%).
In difficolta’ le regioni industriali del Centro-Nord Italia, con cali tra 3,5% e 5,5% in Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte.
Disastrosa la situazione occupazionale nel Mezzogiorno con cali ovunque, tra il 6% in Campania ed il 14% in Molise.
LA VARIAZIONE DELL’OCCUPAZIONE TRA IL PRIMO TRIMESTRE 2012 E 2013
Negli ultimi 12 mesi si sono persi in Italia 410,000 posti di lavoro in Italia, pari ad una perdita del 1,8%, con un -1,4% al Nord, -1,6% al Centro ed un preoccupante -2,7% nel Mezzogiorno.
Tra le grandi regioni, regge l’occupazione in Lombardia (+16.000 posti) ed in Campania (+8.000).
Cedono di schianto tutte le altre regioni del CentroNord: Emilia Romagna (-47.000), Toscana (-37.000), Veneto (-53.000) e Piemonte (addirittura -79.000 posti), Lazio (-29.000).
Nel mezzogiorno i cali percentuali maggiori, con situazioni ingovernabili in Sardegna, Calabria e Molise (cali tra -5,8% e -7,5%). Molto negarive le situazioni anche in Sicilia e Puglia con cali di 47.000 e 43.000 posti.
CONCLUSIONI:
Si conferma una situazione con varie Italie:
– Il Mezzogiorno povero, che risente della crisi maggiormente
– Il grosso delle regioni del Centro-Nord (Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli, Emilia, Toscana, Marche, Umbria) in fortissima frenata, specialmente il Nord-Ovest
– La Lombardia (ed il Trentino A.A.) che tutto sommato regge
Interessante il caso del Lazio, che nel corso degli anni 2000 ha marciato su tutti gli indicatori economici ad un ritmo maggiore del resto del Centro-Nord, ma che da un paio d’anni e’ in forte affanno.
By GPG Imperatrice
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