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DANSKE BANK AVREBBE RICICLATO 150 MILIARDI DI DOLLARI. CRONACHE DALL’AUSTERO SISTEMA BANCARIO NORDICO

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Dopo il fallimento del gruppo lettone ABLV sei mesi fa ha gettato caos nel sistema creditizio dei paesi baltici, ora lo scandalo si allarga a Danimarca ed Estonia con l’accusa alla Danske Bank, soprattutto alla filiale estone, di aver riciclato denaro di dubbia provenienza per 150 miliardi di dollari dal 2007 al 2015. La banca è sotto investigazione da parte delle autorità estoni e danesi che stanno proseguendo spedite, anche se per ora non è stata emessa nessuna sanzione, ma solo l’ordine di incrementare la capitalizzazione di 800 milioni di dollari.

La banca in questione non è propriamente una banchetta e riusciva a sfuggire al controllo della BCE solo perchè non con sede in Estonia, ma avrebbe operato in modo indisturbato in attività illecite, ignorando più volte i richiami e le richieste di informazioni da parte delle autorità. Il sistema sembrava funzionare molto bene, soprattutto perchè il CEO Thomas Borgen non ha mai fatto nulle, anzi appariva connivente con lo schema di riciclaggio. Il bello è che già dal 2014 le autorità estoni avevano mandato un dossier con 200 pagine di sospetti alla autorità di Copenhagen, le quali se ne sono, fino a poco tempo fa, bellamente infischiate.

Naturalmente le azioni della banca non potevano che risentirne, anche se in nuovo CEO, ben conscio dell’enormità dello scandalo, ha detto che cercherà di rimettere le cose in ordine:

Per ora l FCA britannica e le autorità americane stanno a guardare, ma non c’è dubbio che siano molto attente visto che la provenienza dei 150 miliardi è soprattutto russa. La notizia è curiosa perchè proprio ieri un noto giornalista in onda su La 7 ha detto che “Bisogna imitare i virtuosi nordici”….. Certo, avendo 150 miliardi da riciclare, chi non li imiterebbe ?

 

 


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