Attualità
Cuba: Ordinamento del SSN (di Valerio Franceschini)
La Repubblica di Cuba è uno Stato socialista di lavoratori, indipendente sovrano, laico, organizzato come repubblica unitaria e democratica (Art. 1 Costituzione cubana, 24-02-1976), in cui il potere spetta direttamente al popolo tramite le Assemblee del “Poder Popular”.
Fino al 1992, lo Stato ha sempre gestito con diffidenza i rapporti con l’estero e anche alcune metodologie di governo non erano in linea con le idee che contemporaneamente circolavano nei popoli europei e nord-americani; con l’approvazione della nuova Carta costituzionale, invece, vennero apportate non poche novità in tema di tutela di confessioni religiose, investimenti stranieri, rapporti con l’estero e elezioni dirette da parte dei cittadini con voto segreto sia dei delegati delle Assemblee Provinciali che dei deputati in Parlamento; inoltre rappresenta il primo paese al mondo a inserire nella propria Costituzione leggi riguardo la tutela dell’ambiente e lo sviluppo di Rio de Janeiro.
Il Partito Comunista Cubano (PCC) detiene il ruolo di “avanguardia organizzata della nazione cubana”, secondo l’articolo quinto della Costituzione; non propone candidati ne partecipa alle elezioni non essendoci competizione con altri partiti. Il capo di Stato è contemporaneamente anche Capo del Governo e Segretario del PPC; oltre ad esso vi sono il Consiglio di Stato e il Consiglio dei Ministri entrambi eletti dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
La suddivisione dei poteri, come in Italia è tripartita con alcune fondamentali differenze: il Capo del Governo è, come già detto, anche Capo di Stato, quindi oltre a rappresentare la Nazione, detiene anche il potere esecutivo, inoltre il Tribunale dello Stato viene eletto dall’ Assemblea Nazionale del Potere Popolare, da cui si evince che il potere giudiziario non è indipendente da quello legislativo. L’Assemblea rappresenta l’organo supremo dello Stato a cui è affidato il compito di legiferare e promuovere lo sviluppo della Nazione in concorrenza con il Governo e le istituzioni controllate da quest’ultimo.
Per quanto interessa l’amministrazione del territorio, Cuba è suddivisa in 14 (quattordici) Provincie, più una speciale (l’Isola della Gioventù), dipendenti dallo Stato centrale e suddivise a loro volta in Municipi. Le Provincie sono amministrate dalle Assemblee Provinciali; con i poteri decisionali ridotti al minimo, la gestione del territorio provinciale è limitata solamente alla traduzione in obiettivi operativi degli obiettivi intermedi e finali dettati dal Governo centrale, che si preoccupa anche di indicare le modalità per raggiungerli.
Il Sistema Sanitario Cubano è caratterizzato da un intervento statale totale; non è prevista dalla legge cubana alcuna forma di attività privata nel settore sanitario e le istituzioni pubbliche hanno a carico l’aspetto organizzativo, gestionale, funzionale, finanziario e operativo di tutte le strutture adibite alla tutela della salute pubblica. L’assetto del sistema è impostato secondo una struttura gerarchica dettata del Governo centrale; in cima alla piramide vi sono il Consiglio di Stato e l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare che rispettivamente si occupano dell’esecuzione e della regolamentazione del settore.
L’assemblea, dopo aver visionato i risultati finali della gestione, si riunisce e discute su alcuni argomenti rilevanti per l’anno avvenire: si pensa a determinare eventuali correzioni del lavoro amministrativo, a stabilire nuovi target operativi delle strutture sanitarie, confermare o fissare nuovi livelli di assistenza minimi, si analizza lo stato dell’istruzione medica e se vi è la necessità di maggiori investimenti nelle università. Una volta decise le politiche da adottare per i settori che compongono l’assistenza sanitaria, si trasmettono i nuovi ordini al Consiglio di Stato, che si occuperà di girarli al Ministero competente.
Il membro del Consiglio dei Ministri che si occupa di eseguire gli ordini parlamentari ad oggetto la Sanità dello Stato, è il Ministro della Salute Pubblica. Mansione principale del Ministero è di tradurre le intenzioni dell’Assemblea in obiettivi che possano essere misurati e monitorizzati, per poi inviarli a chi di competenza. Il Ministro deve coordinare i lavori, gli impegni tra strutture, classi professionali, centri di ricerca, ed erogatori finali, affinché il valore aggiunto creato da una istituzione diventi input per le altre generando un aumento in termini di crescita ed efficienza del settore.
Gli ordini ministeriali in particolare sono trasmessi a tre organi principali.
Il primo è la divisone della Sanità Pubblica nel settore provinciale; presente in ognuna delle Provincie cubane, rappresenta l’organo coordinatore dei lavori generali. Detiene la diretta gestione degli ospedali Provinciali: supervisiona l’accessibilità alle strutture, gestisce i cash flows e gli investimenti per l’innovazione tecnica, controlla le assunzioni e organizza il personale in linea generale. Per di più controlla i finanziamenti e monitorizza la gestione dei centri igienici e epidemiologici, nonché delle banche del sangue e dei centri sociali.
Il secondo organo è la Divisione Municipale di Sanità Pubblica, con competenze territoriali ristrette ai singoli municipi. Le funzioni principali rispecchiano quelle dell’organo provinciale, relativamente ai singoli municipi; si occupa sempre del buon funzionamento delle strutture sanitarie pubbliche. In particolare la cura degli ospedali rurali rappresenta un incarico considerato fondamentale per la prosecuzione del principio di universalità del servizio, poiché le zone lontane dalle aree urbanizzate, rappresentavano il problema principale della riforma post- rivoluzionaria. Essendo completamente isolate dal servizio sanitario, le zone rurali erano il punto di partenza dei contagi che hanno colpito la nazione negli anni ‘60 e’70 e, una volta che il morbo raggiungeva le aree metropolitane, il livello di contagio era già in uno stadio ingestibile dalle strutture provinciali. Si decise allora per la creazione della Divisione Municipale, in modo che il raggio d’azione degli ospedali principali giungesse in ogni angolo del territorio. Contemporaneamente la divisione Municipale coordina l’organizzazione dei policlinici e si occupa dell’assegnazione dei medici di famiglia ai cittadini.
La terza ed ultima istituzione direttamente collegata al Ministero è quella composta dall’università, dai centri di ricerca, e dalle industrie biomediche.
Il Governo Centrale, attraverso l’Amministrazione Pubblica, ha la possibilità di espandere e sviluppare i progetti sanitari sia verticalmente, raggiungendo la totalità della popolazione grazie alle Divisioni Provinciali e Municipali, che orizzontalmente, coordinando i settori correlati come l’università, le industrie farmaceutiche e biomediche, e i centri di ricerca generali e specialistici.
Valerio Franceschini
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