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CROLLO AUTO ELETTRICHE: effetto crollo da una all’altra

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Ieri in borsa c’è stato un crollo di Nio, il principale concorrente di Tesla, dopo la comunicazione di forti tagli nel personale e nelle prospettive di crescita. La società ha annunciato una riduzione dei dipendenti del 20%, passando da 9.900 dipendenti a 7.800 entro la fine del terzo trimestre.

Nio ha affermato che la scelta si è resa necessaria per rispondere ad una risposta molto moderata da parte del mercato, per cui le le vendite sono state molto inferiori alle attese, sia in Cina, sia negli USA sia in Europa. Nio è una società che parte da un’iniziativa cinese, anche se la società è quotata negli USA e dopo l’annuncio di questi forti tagli ha visto il titolo cadere di oltre il 20%:

Nio ha perso oltre 40 centesimi per azione, nonostante il fatturato di oltre 210 milioni di dollari sia stato superiore alle attese e si preveda un dimezzamento delle perdite nel terzo trimestre. Tutto questo non è servito, perchè comunque il maggior mercato di offerta di Nio, quello cinese, è in una contrazione forte e ci si attende un calo fra il 7% ed il 9% delle vendite nel 2019.

però la caduta nelle quotazioni di Nio si è trasmessa anche a Tesla, che ha visto calo consistente del proprio valore in borsa:

La caduta della quotazione di Tesla è legata, da un lato, alla trasmissione dei problemi di NIO nello stesso settore, ma, dall’altro lato, anche ai forti investimenti di questa società sul mercato cinese. Negli scorsi anni molte case automobilistiche hanno investito potentemente in Cina ritenendolo il mercato del futuro, ma ora, con un rallentamento delle produzioni, rischiano di trovarsi in  forte difficoltà.

 

 

 


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