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Cosa sta succedendo in Venezuela? Sarà la fine di Maduro?

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Quello che sta accadendo in Venezuela è un cambio di potere organizzato in breve tempo, ma con una certa cura, che rischia di mettere fine al regime del socialismo bolivariano di Maduro oppure di trasformarsi in una sanguinosa represione e quindi in uno stallo internazionale con un probabile intervento militare.

A che punto siamo?

Come sappiamo ieri Juan Guaido, un personaggio emerso in tre settimane agli onori della cronaca, si è proclamato presidente ad Interim del Venezuela in sostituzione di Nicolas Maduro che viene da lui considerato illegittimo. La sua nomina è confermata dall’assemblea nazionale, cioè dal parlamento, che è in mano all’opposizione, ancorchè esautorato. L’assemblea è comunque un’espressione del potere popolare, ma il personaggio è uscito allo scoperto proprio di recente. Il suo discorso è stato seguito da enormi manifestazioni di piazza, organizzate evidentemente in anticipo, come le reazioni politiche internazionali.

Manifestazioni di massa simili non si organizzano in poche ore, ma tutto è stato ovviamente preparato. Lungi da me difendere il regime di Nicolas Maduro, che doveva essere già sciolto da tempo, ma è chiaro che tutto è stato organizzato. Del resto Guaido ha avuto già il riconoscimento degli USa e dei paesi Sud Americani, a parte Cuba e Bolivia.

https://twitter.com/spectatorindex/status/1088224801297059840

Ora il Venezuela ha rotto le relazioni diplomatiche con gli USA, ma questi, non riconoscendo Maduro, non riconoscono eppure la rottura delle relazioni diplomatiche, ed hanno risposto :

https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1088146315979251717

Il riconoscimento di Guaidò quindi causa una frattura internazionale, con Cina e Russia che riconoscono ancora Maduro, America del Nord e del Sud che riconoscono Guaidò.

L’esercito Bolivariano, colpito in passato da numerose purghe, sembra appoggiare ancora Maduro, anche se molti reparti sono rimasti in caserma. Comunque se ci si aspettava un pronunciamiento militare questo non c’è ancora stato .

In Europa Tusk spinge per un riconoscimento di Guaidò, ed importante, anche per l’influenza sul paese, sarà la posizione che verrà presa dalla Spagna.

Cosa succederà ora: 

a) Repressione. Il governo ha ancora l’appoggio di buona parte dell’esercito e della polizia. Quindi potrebbe concludersi s tutto con una sanguinosa repressione, e quindi l’isolamento internazionale di un paese già alla bancarotta.

b) Repressione ed intervento militare USA. Se la crisi internazionale dovesse portare ad un’azione contro l’Ambasciata USA potremmo assistere ad un intervento diretto. militare USA: Il Venezuela potrebbe tagliare rifornimenti idrici ed energetici alla rappresentanza ed anche questo sarebbe visto come un attacco. Militarmente la cosa si chiuderebbe rapidamente, politicamente sarebbe uno shock mondiale.

c) Repressione ed intervento militare sud americano. Brasile e Colombia non riconoscono il governo di Maduro, e, di fronte ad una repressione, con l’appoggio del’organizzazione dei paesi sud americani, potrebbero intervenire militarmente. Il Brasile ha, con il nuovo presidente, i mezzi e la volontà di intervenire, e con la Colombia c’è già in corso una sorta di guerra fredda di confine. Nel apse di Bogotà ci sono già decine di migliaia di rifugiati venezuelani che potrebbero essere facilmente armati. Una soluzione interna al sub continente, meno traumatica, ma non più semplice.

d) Fuga di Maduro organizzata. Gli USA potrebbero distrarsi e lasciar passare un aereo verso Iran o Russia, con sopra i capataz del regime. Pare che già questi stiano abbandonando le città per rifugiarsi in montagna o all’estero. La soluzione meno sanguinosa, forse la migliore, ma Maduro la accetterà ?

e) Golpe Militare e cancellazione sanguinosa del regime. I militari potrebbero cambiare idea e passare con Guaidò. A questo punto un rapido golpe, sanguinoso, chiuderebbe la partita-.

Personalmente non credo che dovremo aspettare oltre 72 ore per sapere cosa accadrà.

 


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