Cultura
Corso di Finanza Aziendale: quattordicesima lezione. Operazioni straordinarie. Dagli appunti del Professor Rinaldi.
Il debito mezzanino
Il mezzanine finance (debito mezzanino) è un debito subordinato dotato di una componente di reddito ancorata all’andamento del valore dell’impresa finanziata: il terreno di riferimento dello strumento in questione è quindi quello delle obbligazione subordinate convertibili e cum warrant. In generale il debito mezzanino rappresenta una modalità di finanziamento avente caratteristiche intermedie tra quelle del capitale di rischio e quelle di capitale di credito. Questa sua peculiarità è dovuta al fatto che qualunque sia la sua configurazione tecnica esso racchiude sempre in sé due componenti fondamentali:
-Un debito subordinato, ossia un prestito che viene rimborsato in modo condizionato, solo dopo, cioè che siano stati pagati altri debiti facenti parte del passivo dell’impresa. Tale prestito è ovviamente caratterizzato da un tasso d’interesse che, tenuto conto del maggior rischio di mancato rimborso, è più alto del tasso di mercato pagato su debiti equivalenti per caratteristiche ma non subordinati.
-Il cosiddetto equity kicker, ossia lo strumento che consente al sottoscrittore di beneficiare di eventuali apprezzamenti del valore del capitale di rischio d’impresa. L’equity kicker può essere rappresentato ad esempio da warrants od opzioni di tipo call sulle azioni dell’impresa finanziata.
Il mezzanine finance è nato ed ha avuto una notevole diffusione all’interno delle operazioni di LBO; esso rappresenta infatti uno degli strumenti utilizzati più di frequente nell’ambito di tali operazioni. Tale forma viene inserita nella componente di debito subordinato e per ridurre il peso degli interessi viene arricchita dalla presenza di adeguate opzioni. Inoltre il mezzanine finance consente a soggetti inizialmente non coinvolti nell’operazione di LBO in qualità di acquirenti, di diventarlo successivamente grazie all’esercizio del diritto di acquisto delle azioni dell’impresa fornito dall’equity kicker.
Conclusioni
Il LBO ha avuto una storia abbastanza tormentata: nato essenzialmente come uno strumento atto a facilitare l’acquisizione di aziende anche a soggetti dotati di notevoli capacità imprenditoriali, ma di scarse risorse finanziarie. In questo senso il management buyout ha rappresentato certamente la sua massima espressione delle tecniche di acquisizione a elevata leva finanziaria, consentendo ai manager di molte imprese da loro gestite di diventare imprenditori ed azionisti.
Attualmente la tecnica del LBO è uno strumento ormai consolidato di finanza d’impresa. In riferimento alla realtà italiana, il LBO rappresenta lo strumento ottimale per la ristrutturazione della proprietà delle piccole e medie imprese, alla realizzazione di razionalizzazioni dell’assetto produttivo e all’attuazione del processo di privatizzazione.
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