Attualità
Contrordine: la Svizzera libera una parte dei fondi russi precedentemente congelati per il conflitto ucraino
Il governo svizzero ha informato che i fondi russi congelati a seguito dell’invasione dell’Ucraina sono pari a 6,3 miliardi di franchi svizzeri (6,33 miliardi di dollari), un calo rispetto all’inizio di aprile pari a circa 3,4 miliardi di franchi. Quest’ultima parte dei fondi quindi non è più congelata, ma è libera da utilizzare. L’informazione è stata concessa lo scorso giovedì.
Il funzionario governativo ha poi rivelato che 2,2 miliardi di franci sono poi stati congelati sotto forma di nuovi fondi trovati e collegati alla Russia, ma, comunque il saldo è in calo. La Svizzera sta liberando fondi russi congelati.
L’agenzia della segreteria di stato ha affermato che la base del rilascio dei fondi è legale:”Non possiamo congelare i fondi se non abbiamo motivi sufficienti”, Ricordiamo che il congelamento era stato deciso sulla base delle pressioni internazionali dopo l’attacco all’Ucraina. La Commissione di Helsinki degli Stati Uniti, una commissione indipendente finanziata dal governo che esamina le questioni relative alla sicurezza, alla cooperazione e ai diritti umani in Europa, all’inizio di maggio ha definito la Svizzera “uno dei principali sostenitori del dittatore russo Vladimir Putin e dei suoi compari”, che la commissione ha affermato di aver usato “la Svizzera leggi sulla segretezza per nascondere e proteggere i proventi dei loro crimini”.
Il governo svizzero ha respinto le accuse “nei termini più forti possibili”, mentre il presidente svizzero Ignazio Cassis aveva chiesto al governo degli Stati Uniti di “correggere immediatamente questa impressione fuorviante” durante una telefonata con il segretario di Stato americano Antony Blinken.
Le banche svizzere detengono circa 213 miliardi di dollari di ricchezza russa, stima la lobby bancaria svizzera, con i suoi due maggiori istituti di credito UBS e Credit Suisse che detengono ciascuno decine di miliardi di franchi per ricchi clienti russi. Quindi comunque i fondi russi congelati sono sempre stati una parte minima.
Il Credit Suisse da solo ha congelato circa 10,4 miliardi di franchi svizzeri di quel denaro fino a marzo sotto sanzioni imposte in relazione all’invasione. Quindi progressivamente è stato sbloccato. Ora solo una parte minima dei fondi appare congelata.
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