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CONTE RISCHIA UNA CONDANNA A 5 ANNI. LA VERGOGNA DEL MES

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Con l’ammissione del ministro Gualtieri che il Mes, meccanismo europeo di stabilità, è ormai riformato e non cambiabile abbiamo la confessione che il governo ha tradito un preciso mandato del Parlamento italiano, concludendo un trattato per il quale il Parlamento aveva chiaramente richiesto di essere informato e di deliberare sulla materia stessa.

La richiesta del parlamento era chiarissima e la potete leggere nella successiva immagine, dove c’è un estratto proprio della deliberazione dell’assemblea:

Il governo se n’è infischiato, approvato un testo per l’Italia inemendabile, Cioè non più modificabile dal Parlamento, mentre altri paesi come Lettonia hanno chiesto di poter sottoporre il documento stesso ad una discussione parlamentare punto A questo punto il governo ha violato il mandato e si espone all’applicazione dell’articolo 264 del Codice Penale, che recita come segue:

Chiunque, incaricato dal Governo italiano di trattare all’estero affari di Stato (1) [268], si rende infedele al mandato (2) è punito, se dal fatto possa derivare nocumento all’interesse nazionale (3), con la reclusione non inferiore a cinque anni.

Si tratta solo ora di trovare il primo parlamentare che voglia far valere la norma di legge e far partire la pratica davanti al Tribunale dei ministri.  Vediamo se qualcuno vuole fare giurisprudenza su una norma mai precedentemente applicata


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