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Conte ammette che il MES è un debito da rimborsare con tasse. Soddisfatto Borghi, rosicano nel PD ed IV, ma non avranno mai il coraggio di cadere il Governo

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L’unica cosa importante ed interessante della Conferenza Stampa del Primo ministro Conte è stata la risposta alla prima domanda, legata al MES.  Conte, volendo concentrare con contenuto, ha detto:

  1. il MES è un debito, come i titoli di stato;
  2. quindi per restituirlo sarebbe necessario elevare le tasse (il BTP può essere rinnovato);
  3. il risparmio di interessi sarebbe poi minimo, dato che i BTP pagano lo 0,7% sul decennale e negativo sino a 3 anni, secondo lui si risparmiano solo 200 mln all’anno. (Sappiamo che gli interessi sul BTP decennale sono zero perchè acquistati nel PEPP  dalla BCE);
  4. vi sarebbe l’effetto “Stigma”, cioè, dato che non lo ha usato nessuno,  manderebbe un pessimo segnale perchè darebbe l’impressione che il nostro debito ordinario, il BTP, non sia finanziabile, cosa assolutamente falsa;
  5. finanza solo spese già fatte (o meglio già messe negli impegni), per cui dato che non ci sono spese eccessive impegnate, a che serve? Non si può prendere a prescindere.

Se avesse aggiunto che il MES, come debito privilegiato, avrebbe declassato tutto il resto del debito pubblico italiano, avrebbe fatto filotto con tutte le segnalazioni che Giuseppe Liturri, Borghi, Noi, Rinaldi e Bagnai diciamo ormai da MESI. Mancava solo questo ultimo punto.

Una piccola vittoria, minima, dovuta probabilmente alle rotture all’interno del Movimento Cinque Stelle che non avrebbero garantito la maggioranza in Parlamento. quindi domani potrebbe cambiar tutto e quello che è inaccettabile oggi, lo sarebbe domani. Però intanto il MES è scartato.

Naturalmente in area Piddo-vivista-forzitaliota-euromarcia ci sono stati molti rodimenti. Ad esempio, prendendo alcuni Tweet:

Sindacalista non operaista…

Giornalista a cui è ignoto l’art.1 della Costituzione:

Testa Lucida di Italia Viva (quindi pensiamo le altre)…

Una specie di otto settembre annunciato anche dal voto in Parlamento che aveva visto respinta, con danni, la mozione pro MES di Brunetta, Forza Italia. Alla fine non poteva dire niente di diverso, anzi è ancora poco quello che ha detto.

Che faranno PD ed Italia Viva ora? Fossero partiti seri manderebbero in crisi il governo e chiederebbero nuove elezioni. Invece, dato che sono molto più legati alle proprie sedie che alle proprie idee, non faranno altro che rosicare, rosicare, e rosicare. Gli unici che avranno qualcosa da temere sono i boschi palustri della nostra penisola….


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