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Con la cura del Covid-19 cade il presupposto del vaccino? La parola di un avvocato che ha fatto ricorso

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L’avvocato Alessandro Fusillo è uno che conosce piuttosto bene il Covid-pass dato che ha gestito ricorso e appello contro il suo uso, presenta un punto di vista che, condiviso giuridicamente, potrebbe minare tutto il sistema di restrizioni creato: se esiste una cura l’obbligo vaccinale perde significato.

“Abbiamo proposto reclamo – si chiama così, sostanzialmente un appello contro l’ordinanza cautelare – e ieri si è discussa davanti a un collegio di tre giudici del Tribunale di Roma”, ha spiegato Fusillo in diretta con Fabio Duranti e Stefano Molinari a Radioradio. Un’udienza che l’avvocato ha giudicato “interessante” e “approfondita”, soprattutto perché si è discusso soprattutto del comunicato dell’ Aifa con il quale è stata annunciata l’approvazione di una cura contro il Covid. Si tratta degli anticorpi monoclonali, antivirali dai costi poco sostenibili per un qualunque cittadino medio, ma che secondo Fusillo potrebbero far venir meno “il requisito della mancanza di una cura, il che fa decadere l’autorizzazione provvisoria alla messa in commercio dei vaccini. Crolla tutto il castello di carte dell’obbligatorietà vaccinale, del GreenPass e di tutte queste altre buffonate”. Se poi fosse approvata un’altra cura, a questo punto il presupposto per tutto il sistema del Green Pass.

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