Con la spesa di 147,8 miliardi di euro presa in considerazione nell’anno di bilancio 2020, il tasso di errore è stato del 2,7 percento, una percentuale stabile rispetto al 2019, ma comunque significativa e pesante: come può un ente che basa tutto se stesso su una burocrazia onnipresente e francamente asfissiante compiere degli errori del genere ?
La maggior parte dei casi controllati, secondo la Corte dei conti, sono errori nella procedura di appalto e non frodi, ma questo sarebbe già abbastanza grave. Sei casi di frode da parte della Corte dei conti sono stati segnalati all’agenzia antifrode dell’UE Olaf. Nell’anno precedente, nove erano i casi inoltrati all’Olaf.
Il rapporto mostra anche le sfide legate alla gestione del budget da 1,8 miliardi di euro del Recovery Fund dal 2021 al 2027. Nei prossimi sette anni l’UE spenderà molto di più rispetto ai periodi precedenti, ha affermato la Corte dei conti Klaus-Heiner Lehne. Se gli errori rimarranno allo stesso livello avremo 40 miliardi di spese errate?
“Questa decisione segna un importante cambiamento nelle finanze dell’UE”. La Corte dei conti ha pertanto chiesto fondi aggiuntivi per il prossimo audit.
In qualità di organismo di vigilanza indipendente, la Corte dei conti verifica annualmente se i pagamenti dei fondi UE da parte della Commissione UE sono conformi alle regole. Evidentemente questo non avviene sempre, eppure Bruxelles è una città che vive di burocrazia e di controlli. Come è possibile che possa sbagliare…. oppure non è che sbagli sempre ?