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COME IL MEF DIVIENE “MORBIDA CRETA” NELLA MANI DELLA COMMISSIONE. Sottomissione intellettuale dei nostri economisti

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La sottomissione, quasi naturale, di uno strumento tecnico come il Minisetro dell’Economia e Finanze ad una pessima politica che non cerca il meglio per il paese, ma solo una uniformità stolta agli ordini della Commissione Europea, senza ormai quasi nessuna autonomia di pensiero. Ciò che va contro la Commissione deve essere cancellato, anche quando questo sarebbe più attinente con la realtà e con le condizioni del paese.

Vi facciamo un esempio pratico che prende le mosse dal calcolo del NAWRU. Il Nawru (Non Accellerating Wages Rate of Unemployment) sarebbe la teorica disoccupazione strutturale al di sotto della quale le remunerazioni dei lavoratori, e quindi l’inflazione, si potrebbe alzare. In questo modo il concetto di NAWRU è direttamente collegato a quello di NAIRU, (Non Accellerating Inflation Rate of Unemployment). Questa misura è una sorta di limite per la commissione: se la disoccupazione di un paese si avvicina al valore fissato dal NAWRU la Commissione interviene e mette un freno alla spesa pubblica ed agli incentivi di crescita dell’economia.

La misura è altamente contestata perchè:

  • da un lato questa misura dipende da quella dell’inflazione nella contabilità nazionale per cui, se come nell’Eurozona, l’occupazione comprende anche la sottoccupazione, avremo una situazione in cui teoricamente c’è piena occupazione, ma in realtà abbiamo larghi strati della popolazione attiva senza un reddito sufficiente;
  • la misurazione è stata profondamente contrastata e combattuta perchè contrasta con i dati di carattere empirico, cioè, per essere più chiari, con la realtà. Un esempio è Robin Brooks di IIF che , da tempo, si batte contro questa misurazione mostrandone l’assurdità, dall’altro perfino la FED ha dovuto ammettere che più volte la disoccupazione è andata al di sotto del NAWRU-NAIRU, ma che l’inflazione non sia per nulla aumentata.

Nonostante questo a Bruxelles viene ancora considerata una misura guida per poter comprendere se c’è piena occupazione strutturale, con risultati, francamente, ridicoli , per cui l’Italia, con una disoccupazione al 9,8% una sottoccupazione stimata sul 20%, sarebbe al “Pieno impiego”. Suvvia, fate ridere.

Però c’è di peggio: abbiamo trovato un Paper del MEF che merita di essere letto per capire a quale livello di piaggeria siamo arrivati. Ad un certo momento il NAWRU calcolato dalla commissione e quello calcolato dal MEF vengono a divergere. I calcoli econometrici utilizzati divergono e danno valori di NAWRU; quindi di possibilità di crescita diversi.

Ora si tratta di formule sul poco più del nulla. Vickrey diceva che la prova pratica sarebbe stata investire sino al momento in cui vi fosse stato un aumento nell’accelerazione dell’inflazione, misurata e reale, non del risultato di calcoli basati su presupposti soggettivi e su grandezze basate su ipotesi da verificare. Sarebbe poi divertente spiegare agli elettori che la Politica Economica della UE è tesa ad evitare gli aumenti nelle remunerazioni, quindi nel reddito.  Comunque vi era una divergenza, e questa metteva in imbarazzo i tecnici del MEF: come possiamo dire a Bruxelles che i loro calcoli sono sbagliati ed i nostri più giusti? Non possiamo! Sacrilegio!!

Eppure l’economia italiana dovrebbe essere più conosciuta a tecnici che in Italia ci lavorano da anni e con una struttura che, comunque, elabora i dati relativi all’economia italiana, piuttosto che un gruppo di economisti ed econometristi che se ne stanno a Bruxelles…. Allora che accade: il MEF modifica il suo modello per far si che dia dati simili a quello della Commissione!!

Qui vedete come siano state cambiate le previsioni del MEF. In azzurro il vero andamento della disoccupazione , in viola i calcoli del NAWRU da parte della commissione, in verde il NAWRU del MEF calcolato con i vecchi parametri, in rosso modificato per seguire meglio i calcoli della commissione. Ora il sistema è perfetto, praticamente identico a quello di Bruxelles. Pensate che questa identità sia stata ragnta sulla base di un ragionamento scientifico? No, in modo molto più banale e semplice:

Al fine di evitare di discostarsi troppo dai risultati della Commissione, si è pertanto
scelto di abbandonare i parametri di inizializzazione delle Winter Forecast. Attraverso un
processo iterativo, i parametri di stima del NAWRU sono stati ricalcolati (si veda la tavola 1
sotto la voce “baseline”) in modo tale da garantire alla serie del NAWRU risultante le
seguenti caratteristiche:

“Processo Iterativo” sta a significare che i tecnici del tesoro hanno semplicemente introdotto nel modello un po’ di valori di variabili e sono andati per tentativi sino a quando non hanno azzeccato quelli utilizzati dalla Commissione. Dietro non c’è nessun ragionamento economico, nessuna valutazione empirica, solo il desiderio di copiare, in modo acritico, il modello di qualcun altro.

Potete capire che, a questo punto, con questi ragionamenti, c’è poco da essere allegri. Nessuno ha sollevato una critica, si è preso il calcolo ed la sottostante teoria della Commissione e ci si è adattati in modo meccanico. Eppure, almeno in teoria, il MEF dovrebbe essere in grado di fare previsioni più certe sull’economia italiana. Oppure no, ed allora lasciamo tutto in appalto direttamente alla Commissione  e risparmiamo un po’ di stipendi a Via XX Settembre. Un po’ di sana austerità non potrà che fare bene.


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