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Cina: uno dei maggiori trader di materie prime in crisi di liquidità

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Citando “difficoltà temporanee nella logistica, nel trasporto e nelle vendite di prodotti a causa dell’esplosione del Covid in Cina”, uno dei più influenti trader cinesi di materie prime sta facendo pressione per ottenere un salvataggio da parte del governo, a causa della crisi causata dalla situazione economica e dalle politiche contro il covid.

Come riporta Bloomberg, He Jinbi – fondatore e presidente di Maike Metals International – ha chiesto aiuto al governo e alle istituzioni finanziarie dopo che i problemi di liquidità hanno costretto la sua azienda a ritardare alcuni pagamenti per dei lotti di rame importato. Inoltre, He ha ammesso che alcuni fornitori hanno annullato le consegne a causa delle preoccupazioni sulla capacità di pagamento dell’azienda.

L’azienda “sta soffrendo di temporanee difficoltà nella logistica, nel trasporto e nella vendita dei prodotti a causa della recrudescenza del Covid in Cina”, ha dichiarato il fondatore e presidente He Jinbi in un’intervista rilasciata venerdì.

Bloomberg riporta che, il gruppo BHP, il più grande minerario del mondo, è tra i fornitori che per ora stanno dirottando le spedizioni da Maike. Inoltre, la cilena Codelco, il più grande produttore mondiale di rame, avrebbe sospeso le vendite a Maike.

Per ora, il presidente di Maike sostiene che i problemi riguardano solo 10.000-20.000 tonnellate di rame raffinato, che rappresentano una porzione molto piccola delle forniture dell’azienda, ma ci si chiede perché sollecitare l’aiuto del governo se si tratta di un caso isolato o di un semplice intoppo.

L’azienda – che storicamente è stata uno dei maggiori commercianti di rame in Cina – detiene una quantità sostanziale di metallo nella zona vincolata di Shanghai, che è il centro del commercio del rame raffinato in Cina. I prezzi del rame sono sempre piuttosto volatili ed hanno subito un calo dopo il recente atteggiamento restrittivo della FED.  Questo ha indotto i finanziatori  ad un atteggiamento molto più cauto verso le materie prime, viste come una speculazione molto rischiosa. Inoltre in Cina, quest’anno diversi presunti scandali riguardanti minerali di alluminio e rame scomparsi hanno ulteriormente ridotto la liquidità del settore. Insomma si tratta di un momneot  difficile per i trader di materie prime in Cina e questo potrebbe causare anche dei problemi a livello di forniture di materie prime industriali.


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