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Economia

l Drago accende i motori: La Cina avvia il super-giacimento “Deep-Sea No. 1” per dire addio al gas importato

Pechino accelera sulla sicurezza energetica attivando la piena capacità del suo più grande e complesso giacimento di gas in acque profonde. Una mossa strategica per ridurre la dipendenza dal GNL estero e una dimostrazione di forza ingegneristica senza precedenti nel Mar Cinese Meridionale.

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La China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) ha avviato la seconda fase del progetto Deep-Sea No. 1 per l’estrazione di gas naturale nel Mar Cinese Meridionale, aumentando la produzione interna di 4,5 miliardi di metri cubi (bcm) all’anno. Secondo quanto riportato dal China Daily, citando fonti ufficiali della CNOOC, il progetto, il più grande sviluppo di gas in acque profonde mai realizzato in Cina, ha raggiunto ufficialmente la piena capacità il 26 giugno.

Con riserve geologiche totali che superano i 150 bcm, Deep-Sea No. 1 è considerato una pietra miliare degli sforzi della Cina per rafforzare la sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dal gas naturale liquefatto (GNL) importato. La prima fase del giacimento è entrata in funzione nel 2021. Il gas proveniente dal giacimento viene ora convogliato alle città della Cina continentale, tra cui Sanya, Zhuhai e Hong Kong, attraverso gasdotti sottomarini.

La seconda fase di espansione prevede pozzi ad alta pressione perforati a oltre 1.500 metri sotto il fondo marino e a oltre 100 chilometri dalla costa. Gli ingegneri della CNOOC lo hanno definito uno dei progetti tecnicamente più complessi della società fino ad oggi, sottolineando sia la perforazione in acque profonde che il trasporto di gas a lunga distanza come importanti risultati ingegneristici.

Una delle strutture d’esplorazione di CNOOC

L’aumento della produzione arriva nel quadro della più ampia strategia di Pechino per sostituire il carbone con combustibili più puliti, promuovendo al contempo gli obiettivi di neutralità carbonica a lungo termine. Il gas naturale rappresenta attualmente circa il 9% del mix energetico primario della Cina e il governo ha dato priorità allo sviluppo del gas nazionale nell’ambito del suo piano quinquennale per la sicurezza energetica.

Gli analisti energetici osservano che l’aumento della produzione da giacimenti come Deep-Sea No. 1 aiuterà la Cina a gestire i picchi stagionali della domanda, a ridurre i costi di importazione di GNL e a stabilizzare l’approvvigionamento della base industriale costiera meridionale del Paese.

CNOOC, specializzata nello sviluppo di giacimenti di petrolio e gas offshore in Cina e a livello internazionale, ha riferito all’inizio di quest’anno che la sua produzione netta di petrolio e gas per il 2024 sarà di circa 720 milioni di barili equivalenti di petrolio, stabilendo un record per il sesto anno consecutivo. Ha inoltre registrato un aumento degli utili dell’11,4% per il 2024, raggiungendo i 19 miliardi di dollari, grazie al tasso di produzione record.


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