Attualità
Cina: forti iniezioni di liquidità nel sistema bancario, per controbilanciare il calo dei valori immobiliari
Venerdì la People’s Bank of China (PBoC) ha immesso nel sistema finanziario un’iniezione record di finanziamenti a breve termine per 733 miliardi di CNY, circa 93 miliardi di Euro, tramite contratti di riacquisto inverso, nel tentativo di offrire una spinta all’economia in un contesto di mancanza di domanda e di prolungata crisi economica, anche a causa della recessione immobiliare che sta portando a un calo dei prezzi, come potete vedere dal sottostante grafico.
La mossa è arrivata dopo che la banca centrale all’inizio della giornata aveva mantenuto i tassi di prestito al minimo storico del 3,45% per il tasso primario sui prestiti a 1 anno e al 4,2% per il tasso a 5 anni.
La scorsa settimana il consiglio di amministrazione ha immesso sul mercato 289 miliardi netti di CNY tramite una linea di prestito a medio termine, la più grande iniezione mensile da dicembre 2020. La PBoC ha recentemente lasciato intendere che un ulteriore allentamento monetario è ancora in programma, se necessario, cercando di rassicurare gli investitori sul fatto che ha ancora spazio per affrontare molti venti contrari. I tassi del rifinanziamento bancario sono rimasti al livello degli ultimi ribassi di luglio
L’economia cinese si è espansa più del previsto nel terzo trimestre, con crescenti aspettative che possa raggiungere l’obiettivo ufficiale di crescita di circa il 5% quest’anno a condizione che Pechino rafforzi le politiche anticicliche per garantire stabilità a lungo termine. In realtà ci sono dei segni di vitalità, al di là dei dati manovrabili relativi al PIL, che indicano come l’economia cinese si stia riprendendo da una crisi che non si è esaurita dal Covid e le cui radici sono probabilmente più profonde.
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