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CIA: gli errori iniziali nella guerra in Ucraina e la notevole presenza operativa attuale

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La CIA ha sbagliato perfino in Ucraina, solo che, in questo caso, i suoi errori sono stati meno catastrofici di quanto accaduto in Afghanistan.

Secondo quanto riportato da The Intercept, che riporta fonti interne ufficiose, oltre che le analisi di esperti esterni, all’inizio della guerra la CIA ritirò quasi completamente i propri operativi dal territorio ucraino, interrompendo anche le attività in atto, perché era sicura che l’esercito russo avrebbe rapidamente schiacciato quello ucraino e avrebbe conquistato il paese. Quindi il servizio segreto temeva che i propri operativi si sarebbero trovati intrappolati in un paese sotto il controllo russo, con i relativi rischi. Perchè, alla fine, la pelle sta cara anche alle spie o agli agenti speciali. Secondo l’analisi della CIA a quel punto al governo ucraino, presumibilmente in esilio, non ci sarebbe stata altra via che organizzare, ovviamente con l’aiuto di Washington, una guerriglia sul territorio perso.

Invece la realtà è andata diversamente, anche per il bene del popolo ucraino: una guerriglia stile afgano anni ottanta sarebbe stata umanamente molto, molto più costosa per i civili di quanto possa essere questa sporca e pessima guerra. Resta il fatto che, per l’ennesima volta, la CIA ha completamento sbagliato le proprie previsioni prendendo una topica incredibile e non considerando quello che avrebbe potuto succedere sul campo. La CIA è stata completamente abbagliata dal gioco degli specchi russo e non ha capito la situazione tattica sul campo, fallendo completamente il proprio obiettivo di analisi e informazione. 

Però ora le cose sono completamente cambiate, e vi presentiamo un estratto dello stesso articolo sulla situazione attuale in Ucraina: 

Tuttavia, le operazioni clandestine americane all’interno dell’Ucraina sono ora molto più estese di quanto non fossero all’inizio della guerra, quando i funzionari dell’intelligence statunitense temevano che la Russia avrebbe travolto l’esercito ucraino. Diversi funzionari dell’intelligence, attuali e passati, hanno dichiarato a The Intercept che la presenza di personale e di risorse per le operazioni speciali della CIA e degli Stati Uniti in Ucraina è molto più ampia rispetto al momento dell’invasione russa a febbraio.

Le operazioni segrete degli Stati Uniti in Ucraina sono condotte nell’ambito di una decisione presidenziale sulle azioni segrete, hanno dichiarato funzionari attuali ed ex. Il documento indica che il presidente ha notificato in silenzio ad alcuni leader del Congresso la decisione dell’amministrazione di condurre un ampio programma di operazioni clandestine all’interno del Paese.

Questa parte dell’articolo è molto interessante e ci fa capire come ora le cose sia completamente cambiate, che ora i corpi speciali e la CIA lavorano direttamente sul territorio ucraino e, magari non solo. Un’informazione interessante, anche nell’ottica di quanto successo proprio oggi fra Crimea e Russia, sul ponte di Kerch.


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