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Economia

Charles Ponzi: il truffatore italoamericano che diede il nome a una vera e propria classi di truffe finanziarie

Charles Ponzi, il truffatore degli anni venti e trenta, con i suoi schemi piramidali ha dato il nome a una intera classe di truffe finanziarie che, comunque, non ha inventato lui. Però il suo nome è rimasto legato a queste attività criminali

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Nel 1919, un uomo di nome Charles Ponzi fece scalpore a Boston con un investimento che prometteva rendimenti del 50% in 90 giorni. Sembrava troppo bello per essere vero, e in effetti lo era. Lo schema di Ponzi, come è noto oggi, è una truffa finanziaria che si basa su una struttura piramidale per pagare i vecchi investitori con i soldi dei nuovi.

Ponzi non fu l’inventore dello schema piramidale: schemi simili erano già esisititi nel XIX secolo e perfino Dickens ne aveva descritto uno in un suo romanz.

Tutto iniziò con un’idea semplice. Ponzi si era accorto che i francobolli postali di risposta internazionale (IRPC) potevano essere acquistati in un paese a un prezzo inferiore e venduti in un altro a un prezzo superiore. Sfruttando questa differenza di valore, ideò un piano per comprare IRPC in altri paesi e rivenderli negli Stati Uniti con un profitto. L’idea era positiva, ma quanti francoblli internazionali eistevano al mondo? Era un piccolo investimento che non avrebbe  maigenerato utili infiniti.

I primi investitori furono entusiasti. I loro rendimenti iniziali erano alti come promesso, e la voce del piano di Ponzi si diffuse rapidamente. Presto, migliaia di persone si riversarono a investire, attratte dalla promessa di guadagni facili e veloci e da una attentaa e abile comunicazione di Ponzi.

Ma la trappola era già scattata. Ponzi non stava realmente investendo i soldi in IRPC. Stava semplicemente usando i soldi dei nuovi investitori per pagare i vecchi, secondo uno schema piramidale che , in realtà, esisteva già da secoli, ma che, grazie al giornalismo americano, venne da allora legato al suo nome. Non c’era nessuna produzione di utile: i soldi incassati venivano utilizzati per ripagare gli interessi ai primi investitori, al netto, ovviamente, dei soldi tenuti dallo stesso Ponzi.  Più persone investivano, più la piramide cresceva.

Inevitabilmente, la piramide crollò. Nel luglio 1920, le autorità iniziarono a indagare sul piano di Ponzi. Quando si scoprì che si trattava di una truffa, gli investitori persero tutto. Non essendoci veri investimenti, non c’era proprio nessun  backing per i soldi innvestiti. Nulla, niente. Come sempre se la cavarono solo i primi investitori della piramide, che avevano ottenuto i pagamenti dei primi mirabilanti rendimenti, se la cavarono senza danni.

Le cifre coinvolte erano enormi. Ponzi raccolse oltre 15 milioni di dollari (circa 340 milioni di dollari in valuta attuale) da circa 40.000 investitori. Fu condannato e incarcerato per 5 anni. Alla fine se la cavò anche piuttosto bene. entrò e uscì dal carcere, organizzò altre truffe in Florida, fu espulso e tornò in Italia, in disgrazia. Da qui emigrò a lavorare in Brasile, dove però la sua salute peggirò e morì povero e cieco nel 1948.

Lo scandalo Ponzi è un esempio lampante di come l’avidità e l’ingenuità possono essere sfruttate per commettere frodi finanziarie. È importante ricordare che se un investimento sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è. L’avidità è il mtore di quasi tutte le truffe finanziarie.

Ecco alcuni segnali di allarme che potrebbero indicare uno schema Ponzi:

  • Prodotti o servizi non ben definiti: se non capite da dove provengono gli utili del vostro investimento, statene alla larga
  • Rendimenti garantiti superiori alla media: rischio e rendimento sono sempre collegati fra di loro, anche se non in modo perfetto. Alti rendimenti sono corrispondenti ad alti rischi. Altissimi rendimenti sono gioco d’azzardo, se va bene.
  • Pressione per investire rapidamente: il termine FOMO (Fear of Missing Out, cioè paura di perdere l’occasione) non esisteva ancora, ma comunque il fattore di “Non farcela” è stato decisivo nella riuscita della truffa.
  • Mancanza di trasparenza. Se non c’è documentazione su quelllo che accade, e soprattutto non è riscontrabile, state ben lontani.

Se ti viene proposto un investimento che presenta uno di questi segnali, è importante fare attenzione e condurre le tue ricerche. Non investire mai denaro che non puoi permetterti di perdere.

Lo scandalo Ponzi ha avuto un impatto duraturo sul mondo finanziario. Ha portato all’introduzione di nuove normative per proteggere gli investitori dalle frodi. Ha anche contribuito a rendere consapevole il pubblico dei pericoli degli schemi piramidali.

Anche se è passato più di un secolo, la storia di Charles Ponzi rimane un insegnamento importante. Ci ricorda che la avidità può essere un nemico pericoloso e che è fondamentale essere prudenti quando si tratta di investire il proprio denaro.


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