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Caso Gamestop: hanno dato i fucili al popolo per distrarli, ora si stupiscono perchè assaltano i palazzi. Robinhood ricapitalizzata

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In questo pezzo uniremo cronaca di quello che è successo, anche nell notte europea, e diverse considerazioni.

Ieri ci eravamo fermati con le piattaforme come Robinhood, Webull e TD Ameritrade hanno bloccato gli acquisti su Gamestop e su altri titoli definiti speculativi sono iniziate tre iniziative:

  1. spostarsi su piattaforme che ancora trattano questi titoli;
  2. iniziare cause legali contro queste piattaforme;
  3. scendono in piazza e protestano.

I trader delle piattaforme hanno fatto tutte e tre queste cose e quella più efficace è stata proprio abbandonare le piattaforme più popolari per spostarsi su altre.  Così facendo hanno messo ancora più in difficoltà piattaforme come Robinhood, che, evidentemente, non avevano le spalle abbastanza larghe, mandandole in crisi di liquidità: infatti i grossi investitori , Citadel in testa,  hanno chiuso le posizioni perché bruciati nelle loro posizioni scoperte,  dall’altro i piccoli trader se ne sono andati perché è stato loro impedito di trattare certi titoli. Il risultato è stato una crisi fortissima di liquidità, cioè di cassa, perché, da quello che è trapelato questa mattina, anche Robinhood era scoperta su Gamestop. La società  è stata costretta a fare subito due cose:

a) riammettere i titoli esclusi, Gamestop in testa, alle trattazioni sulla sua piattaforma;

b) ottenere un miliardo di aumento di capitali dai propri investitori, confermano le voci di una crisi di liquidità dietro la scelta di bloccare i titoli sul mercato.

Questo ha fatto di nuovo esplodere Gamestop che, afterhour, si è rimangiato tutte le perdite, passando da 198 a 341 dollari e quindi massacrando gli “Short” ancora presenti sul mercato e non ancora coperti. Quindi dopo Melvin Capital, che ha ricevuto tre miliardi da Citadel (lo stesso che ha poi punito Robinhood ..) altri rischiano ancora forti perdite  :

Il fatto che certe piattaforme speculino  in borsa come i propri clienti è un’ulteriore esempio della follia a cui è giunta la finanza. Questo passaggio dovrebbe essere completamente vietato, se no si rischiano altri gravi incidenti come quelli successi in questi giorni.

Comunque vada, finirà male: queste azioni speculative non valevano magari  i 3 dollari di novembre, ma non ne valgono neanche 300. Se Michael Burry le ha comprate sui 5 dollari il loro giusto valore sarà stato , per ipotesi, 20 o 25. Questi piccoli trader si bruceranno se non usciranno presto, e a bruciarsi saranno gli ultimi che resteranno con il cerino delle azioni in mano.

Nello stesso tempo questa tempesta, anzi questa mezza rivoluzione, non è che il risultato delle demenziali politiche monetarie ed economiche degli ultimi anni, soprattutto negli USA: invece che utilizzare le risorse per creare VERI posti di lavoro nell’Economia Reale, con VERI investimenti tangibili, si è dato a tutti 600 dollari e decine di app per il trading, con una pressante pubblicità che spinge ad “Arricchirsi”, prendendo come esempi i vari Elon Musk etc. Si sono armati decine mi milioni di ragazzini con fucili finanziari e poi si rimane stupiti se si organizzano in un esercito e vanno all’assalto dei palazzi del potere. Investire nell’economia reale era troppo difficile, troppo complesso, richiedeva troppi passaggi ormai resi impossibili da una burocrazia asfissiante, ora godetevi le folle di trader che assaltano ogni speculazione fatta dai fondi dei miliardi. Al massimo potrete provare a manovrarli, se sarete bravi.

 

 

 

 


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