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Cashback di Stato: sempre più italiani premiano l’iniziativa

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Durante il primo periodo di sperimentazione, avvenuto in occasione del periodo natalizio, quasi 6 milioni di italiani hanno aderito al Cashback di Stato, con circa 64 milioni di transazioni effettuate.

Si tratta dell’iniziativa promossa dal Governo per cui, con un decreto legislativo dell’agosto 2020, sono stati stanziati ben 2 miliardi di euro da destinare ai rimborsi sugli acquisti effettuati dagli italiani seguendo modalità ben precise.

Il progetto, infatti, si inserisce all’interno del piano Italia Cashless, volto a eliminare il più possibile la moneta dai negozi fisici, inducendo gli acquirenti a usare mezzi elettronici come carte e bancomat, potendo usufruire di un cashback del 10% sulla spesa effettuata.

Si è riscontrato che già nella prima fase la risposta del paese è stata nel complesso positiva, specie per il fatto che la maggior parte delle spese effettuate in negozio non ammontava a grandi somme: questo significa che i pagamenti elettronici stanno gradualmente sostituendo quelli con i contanti anche in caso di piccole spese.

Caratteristiche del Cashback di Stato

Come si evince anche dalla guida dettagliata sul cashback di stato proposta dal portale specializzato Bestshopping.com, il calcolo del rimborso viene fatto valutando l’entità complessiva delle spese effettuate in una finestra temporale di 6 mesi.

È bene ricordare che il massimo del rimborso ottenibile si ha al raggiungimento di acquisti di valore pari a 1.500 euro, che rimane la cifra di riferimento per il cashback anche nel caso di superamento della soglia. La spesa massima su cui è possibile ottener un rimborso nel corso di un intero anno, quindi, non va oltre i 3.000: ciò significa che ogni cittadino potrà puntare annualmente su un recupero massimo di 300 euro.

Al termine dei 6 mesi, inoltre, è previsto un ulteriore, grande vantaggio: i primi 100 mila acquirenti che abbiano sfruttato il massimo dei pagamenti elettronici disponibili avranno il cosiddetto “Super Cashback” da 1.500 euro.

Per quanto riguarda i metodi di pagamento, attualmente oltre alle tradizionali carte, è possibile ricorrere ad applicazioni quali Google Pay o Apple Pay e servizi Issuer direttamente collegati a un IBAN bancario o postale.

Come accedere al servizio dei cashback di Stato

Innanzitutto, occorre accedere a una piattaforma digitale denominata PagoPa, che fa da tramite tra i cittadini e tutti i servizi di pagamento digitali, quali banche, uffici postali e punti vendita: da qui è possibile scaricare l’applicazione IO che è la medesima impiegata per il vecchio bonus vacanze. Occorreranno sia il codice fiscale che lo SPID: lo SPID non è altro che un’identità digitale che è possibile attivare per mezzo di Infocert, PosteID, Spiditalia o qualsiasi altro canale riconosciuto dal Governo.

Si andrà, quindi, a creare il proprio portafoglio inserendo gli estremi dei metodi di pagamento virtuale utilizzati di norma, senza dimenticare anche l’IBAN sul quale si desidera avere il rimborso del cashback. Verrà così generato un QR code, ovvero una sorta di codice a barre che i negozianti potranno identificare con il loro lettore dedicato al fine di procedere con l’operazione.

A partire da febbraio 2021, inoltre, sarà possibile combinare i pagamenti cashback alla lotteria degli scontrini: grazie a quest’iniziativa, ogni acquisto oltre a creare cashback, genererà anche dei biglietti virtuali con cui sarà possibile partecipare all’estrazione dei premi messi in palio a cadenza settimanale, mensile e annuale dallo Stato.

L’intento finale è, ovviamente, quello di stimolare sempre più cittadini a utilizzare i pagamenti virtuali, nell’ottica di una drastica e auspicabile riduzione dell’evasione fiscale che, troppo spesso, affligge il Paese.


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