Crisi
Capire la Crisi: La Legge GLASS-STEAGALL
LA GRANDE CRISI DEL 1929 ED IL GLASS-STEAGALL ACT
All’ origine della crisi attuale che sta affliggendo le economie del mondo occidentale, c’ è il tentativo, purtroppo sinora riuscito, dell’ organizzazione BANCARIA mondiale di far pagare alle PERSONE ed all’ ECONOMIA REALE, i BUCHI COLOSSALI provocati dalla SPECULAZIONE FINANZIARIA nei conti delle banche stesse.
La situazione attuale non è una novità: già nel 1920 la SPECULAZIONE FINANZIARIA drogò l’ economia negli Stati Uniti, ottenendo uno sviluppo abnorme (i RUGGENTI ANNI VENTI) portando in 8 anni alla GRANDE DEPRESSIONE e mettendo in ginocchio all’ inizio del 1933, numerose banche statunitensi. Si scatenò infatti, in seguito alle sofferenze di diverse banche, il panico finanziario e si formarono file di correntisti che ritiravano i risparmi agli sportelli. Allora il Congresso degli Stati Uniti ed il presidente Franklin Delano Roosvelt risposero con decisione: chiusero le banche per 4 giorni durante i quali, tramite la commissione Pecora (presieduta dall’ italo americano Pecora, donde il nome), si effettuò la separazione tra le attività speculative e quelle inerenti la normale attività bancaria.
Quindi presero due misure risolutive:
– la prima fu l’ istituzione della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) con lo scopo di garantire i depositi e prevenire il panico della corsa allo sportello.
– La seconda fu l’ introduzione di una netta separazione tra attività bancaria tradizionale e attività bancaria d’ investimento mediante il Glass-Steagall Act.
Lo scopo di questo provvedimento era di evitare che un fallimento della BANCA SPECULATIVA coinvolgesse anche la BANCA TRADIZIONALE, che si basa sulla raccolta dei risparmi della clientela, esponendo così l’ economia reale ai danni provocati da eventi negativi strettamente FINANZIARI.
LA GRANDE CRISI DEL 2007 ED IL GRAMM-LEACH-BLILEY ACT
La GLASS-STEAGALL permise un lungo periodo di andamento regolare dei mercati, sino al 1999 quando Bill Clinton, su forti pressioni delle lobbies bancarie, la sostituì con la Gramm-Leach-Bliley Act, revocando la separazione tra le attività bancarie, ma non la FDIC e quindi ESTENDENDO di fatto la garanzia dello stato ai DEBITI FINANZIARI !
E’ così nata e si è progressivamente gonfiata in modo abnorme un’economia finanziaria senza più alcuna corrispondenza con la realtà materiale, sino ad arrivare grazie a meccanismi di leverage ad una massa monetaria virtuale pari a oltre 12 volte il pil mondiale di un anno!
A seguito di questo fatto nel 2007 si è verificata la grave insolvenza nel mercato dei mutui SUBPRIME che ha scatenato una forte crisi di liquidità nel sistema bancario con le GRAVISSIME CONSEGUENZE sull’ economia reale, che tutti noi ormai giornalmente sperimentiamo. In pratica le banche esposte in questi titoli tossici, che promettevano altissimi rendimenti, per non fallire, stanno tentando di coprire le enormi perdite conseguenti alle speculazioni sbagliate prelevando la necessaria liquidità dall’ economia reale.
Ma, come detto sopra, questa non è assolutamente sufficiente a causa dell’ enormità della massa debitoria in gioco, per cui assistiamo negli Stati Uniti alla produzione e distribuzione di denaro alle banche senza alcun limite (il capo della FED è soprannominato Helycopter Ben per la sua distribuzione di denaro a pioggia) e in Europa, da parte della BCE di Draghi, al finanziamento ILLIMITATO del deficit, effettuato bypassando le regole istitutive della stessa BCE, mediante l’ emissione di buoni del tesoro all’ 1% che vengono prestati alle banche, le quali in tal modo coprono le loro perdite e si finanziano a basso costo.
Purtroppo questo sistema svuota la liquidità destinata all’ economia reale e quindi assistiamo qui in Italia, al Credit Crunch che affligge privati e imprese, in specie le medie e piccole, ottenendo in pratica l’ inasprimento della recessione già in atto con il peggioramento di tutti gli indici economici, dal tasso di disoccupazione (dall’ 8 all’ 11,7%) alla diminuzione del PIL (- 2,7%) alla produzione industriale (-7,8%), con gravissime conseguenze per il tessuto economico tutto.
IL PREVEDIBILE SVILUPPO DELLA CRISI: IN VISTA DEL COLLASSO COMPRIAMO TEMPO
Molti tra gli analisti più ascoltati (es N. Roubini) pronosticano un collasso di questa bolla finanziaria ed in particolare il fallimento del sistema Euro e asseriscono che “stiamo solo comprando tempo” e mentre ciò avviene, vediamo crollare il ns tenore di vita ed il ns benessere. (Ad es. il Welfare per cui tanto negli scorsi decenni si è combattuto viene a mano mano svuotato: per non citare i provvedimenti attuati nel mercato del lavoro e in campo pensionistico, ricordiamo l’ asserzione del sig Monti che anche la Sanità non potrà più essere gratuita come oggi).
Come è facilmente comprensibile, questa strada non ha sbocchi positivi: la bolla speculativa si sta ingrossando sempre più e sta precipitando a rotta di collo verso una crisi iperinflattiva che potrebbe portare ad un crollo mondiale dell’ economia reale.
Questo avviene con la complicità di governanti messi a capo degli stati in modo non democratico, senza il consenso dei cittadini elettori. Questi governanti, specie in Europa, hanno varato provvedimenti di tutela delle banche stesse a discapito del contribuente.
(Vedi i meccanismi cosiddetti salva-stati mediante i quali le banche in crisi vengono salvate dalla BCE o dal FMI (fondo monetario internazionale), ma non direttamente -poiché queste potrebbero fallire …. – bensì tramite gli Stati, che in tal modo si RENDONO GARANTI del pagamento di SOMME PRESTATE ed INTERESSI a CARICO DEL CONTRIBUENTE!)
Non per nulla i vari Papadimos in Grecia, Monti in Italia e Draghi per la BCE sono esponenti della banca d’ affari Americana Goldman Sachs, pesantemente impegnata in queste attività speculative.
USCIRE DALLA CRISI: RIPRISTINARE la SEPARAZIONE tra banche SPECULATIVE e banche TRADIZIONALI
Per uscire da questa situazione, il primo passo da compiere è RIPRISTINARE la SEPARAZIONE tra banche SPECULATIVE e banche TRADIZIONALI, salvando queste ultime dai contraccolpi della finanza SPECULATIVA ed obbligando le prime, nel caso di operazioni sbagliate a PAGARNE il CONTO DIRETTAMENTE senza ribaltarlo sulla COLLETTIVITA’.
Giorgio Tasca
Ringraziamo Giorgio Tasca per l’interessante articolo sopra pubblicato.
By GPG Imperatrice
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