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Capezzone: il popolo ha sopportato troppo. I politici che chiudono la pagheranno

Non ascoltare il popolo è un delitto. Bisogna stare a sentirlo, a meno che non si cerchi di farlo esplodere. Un’intervista di Capezzone

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Non si può prendere un popolo in giro in eterno, Prima o poi questo esplode. Le manifestazioni degli scorsi giorni sono state forse talvolta eccessive, ma la legittima espressione di una ostilità crescente, di una stanchezza cumulata e non più ignorabile.

Dice Capezzone  RadioRdio “Il tema è che se chiudi e richiudi una pentola a pressione, prima o poi rumoreggia e poi esplode”.  “Se uno vuole trovare una parola fuori posto o un braccio messo male lo trova sempre. Ma non è questo il tema. Il tema è che se chiudi e richiudi una pentola a pressione, la pentola a pressione prima o poi rumoreggia ed esplode. Dico alla politica: state attenti alla rabbia di chi ha sopportato troppo e che ora vede a rischio non solo la sua azienda, ma il suo futuro e la sua famiglia. Chi non lo capisce ne pagherà a proprie spese più avanti. A volte i politici vedono la luce solo quando sentono il calore da qualche altra parte”.

Nel frattempo l’unico fattore su cui hanno puntato i politici, le vaccinazioni, vanno a rilento, impiegheranno mesi per essere efficaci, e sono state fatte, ancora nei giorni pasquali, non agli ultra ottantenni o settantenni, ma a categorie che non ne avrebbero avuto diritto per età. Nello stesso tempo bisogna che ci sia più trasparenza sui vaccini e sui loro effetti. Non solo la vaccinazione deve essere libera, ma deve anche essere ben informata.

Buon Ascolto

 


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